Tiscali.it
SEGUICI

"Non può finire come Gheddafi": volo segreto russo per salvare Assad. Siria nel caos, si rafforza Hts

L'ex presidente non verrà estradato da Mosca per un eventuale processo. Il governo di transizione con la bandiera di Hts di Abu Mohammad al Jolani. Timori occidentali per gli jihadisti a Damasco

TiscaliNews   
Bashar al Assad e Abu Mohammed al-Jolani (combo Ansa)
Bashar al Assad e Abu Mohammed al-Jolani (combo Ansa)

Bashar al Assad è caduto e inevitabilmente la Siria è piombata nel caos. Mentre l'Iran denuncia "un piano congiunto" di Stati Uniti e Israele con il ruolo forndamentale di "un Paese vicino alla Siria", la Turchia, emerge un retroscena sull'intervento russo per salvare il presidente siriano. Assad sarebbe stato convinto da Putin a scegliere l'esilio perché "non voleva che finisse come Gheddafi".

"Assad non verrà estradato"

Bashar al-Assad "è al sicuro. Lo abbiamo trasportato in Russia nella maniera più sicura", ha detto il viceministro degli Esteri Sergej Rjabkov. E l'ex presidente non verrà estradato per un eventuale processo. Mosca ha intanto confermato di aver dato asilo ad Assad: "E' al sicuro e questo dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione così straordinaria", ha affermato il viceministro. Alla domanda se Mosca consegnerà Assad a un eventuale processo, Ryabkov ha risposto: "La Russia non è parte della convenzione che ha istituito la Corte penale internazionale". Anche se, finora, la Cpi non ha aperto nessun caso sulla Siria (che pure non ne fa parte), né spiccato mandati contro Assad o altri esponenti del suo regime sanguinario. 

La bandiera islamista usata da Hayat Tahrir ash Sham

Ma l'uscita di scena di Assad ha portato al potere i "nuovi signori di Damasco" che sono visti con timore dalle cancellerie occidentali. Il governo di transizione di Muhammad Bashir alla prima riunione ha già mostrato la sua doppia identità esponendo la bandiera jihadista accanto a quella siriana. A fare notizia è stato l'impiego da parte delle nuove autorità siriane della bandiera islamista usata da Hayat Tahrir ash Sham (Hts) di Abu Mohammad al Jolani. Questa bandiera - la professione di fede islamica in nero su un campo bianco - è stata spesso associata a quella assai simile, con colori invertiti, adottata dall'Organizzazione dello Stato islamico (Isis) e comparsa in questi giorni in alcune manifestazioni nel nord-ovest della Siria. 

"Basta attacchi nella zona cuscinetto"

La Francia ha chiesto a Israele di "ritirarsi dalla zona" cuscinetto che lo Stato ebraico sta presidiando per tenere lontani i ribelli jihadisti che hanno preso il potere. Mentre la Germania ha invitato Israele e Turchia a "non mettere a rischio il processo di transizione pacifica in Siria". Un monito è arrivato anche dalla Russia: gli attacchi israeliani sulle alture del Golan e nella zona cuscinetto "difficilmente contribuiranno a stabilizzare la situazione in una Siria già destabilizzata", ha detto il portavoce Dmitry Peskov. Nella regione è di nuovo in arrivo il segretario di Stato americano uscente Antony Blinken, con tappe in Giordania e Turchia, per discutere della crisi siriana e della nuova leadership. Venerdì 13 dicembre sarà la volta del G7, nell'ultimo vertice (virtuale) della presidenza di turno italiana, prendere le misure alla nuova Siria ed ammonire il nuovo governo: "Se vuole il nostro appoggio, escluda i terroristi e rispetti i civili".

L'Iran accusa Usa e Israele

L'Iran con l'ayatollah Ali Khamenei vede il cosiddetto "Asse della Resistenza" sfaldarsi a Gaza, in Libano, e ora in Siria, e ha puntato il dito contro Israele e Stati Uniti ritenendoli "responsabili" della fine precipitosa del regime di Damasco per mano dei ribelli filo-Ankara. "Israele sta smantellando l'asse del male dell'Iran", ha in effetti rivendicato Benyamin Netanyahu, parlando alla Knesset, mentre per il suo ministro della Difesa, Israel Katz, Khamenei "dovrebbe piuttosto biasimare se stesso" per aver investito in gruppi armati "nel tentativo di sconfiggere lo Stato di Israele". 

 

 

TiscaliNews   
I più recenti
Usa, la vescova anti-Trump: 'non chiederò scusa al presidente'
Usa, la vescova anti-Trump: 'non chiederò scusa al presidente'
Venezuela, ucciso il criminale più famoso di Caracas
Venezuela, ucciso il criminale più famoso di Caracas
Haiti, il presidente colombiano si scusa per l'omicidio di Moise
Haiti, il presidente colombiano si scusa per l'omicidio di Moise
Brasile, le big tech rifiutano l'invito del governo Lula
Brasile, le big tech rifiutano l'invito del governo Lula
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...