“Trump arrestato”, le foto fake create da una intelligenza artificiale fanno il giro del mondo e diventano un caso
Le immagini, pubblicate su Twitter e diventate subito virali con 5 milioni di visualizzazioni, sono opera di Eliot Higgins che ha usato l'intelligenza artificiale per immaginare i vari momenti del fermo del tycoon


Le immagini di Donald Trump che scappa dagli agenti, in manette e anche in prigione stanno facendo il giro del mondo. Anche se l’ex presidente Usa non è stato arrestato stanno già circolano in rete le foto (fake) che lo ritraggono nel momento del fermo. Gli scatti, pubblicati su Twitter e diventati subito virali con 5 milioni di visualizzazioni, sono opera di Eliot Higgins, fondatore della piattaforma di giornalismo investigativo Bellingcat (la stessa che aveva incastrato le spie di Putin), che ha usato l'intelligenza artificiale per immaginare i vari momenti dell’arresto del tycoon.
Higgins: "Stavo scherzando"
"Stavo solo scherzando - ha spiegato Higgins che ha aggiunto - pensavo che forse solo cinque persone le avrebbero ritwittate". Invece il web si è scatenato e due giorni dopo i suoi post che descrivono un evento mai accaduto sono stati visualizzati quasi cinque milioni di volte, creando un caso di studio nella crescente sofisticazione delle immagini generate dall'intelligenza artificiale e nella facilità con cui possono creare confusione in un mondo dell'informazione volatile. L'episodio rende anche evidente l'assenza di standard aziendali o regolamenti governativi che affrontino l'uso dell'intelligenza artificiale per creare e diffondere falsità.
Trump: "Questo non è un sistema legale”
Tornando ad attaccare il procuratore di Manhattan, Alin Bragg, per l'inchiesta, e la possibile incriminazione, sul pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels, il tycoon dice di non aver fatto nulla di sbagliato. "Questo non è un sistema legale, è la Gestapo, è la Russia e la Cina ma peggio". Intanto, il gran giurì non si occuperà di questo caso quando si riunirà oggi. Pertanto, gli sviluppi dell'inchiesta e la possibile incriminazione dell'ex presidente slittano alla prossima settimana.