Scontri Amsterdam, i tifosi israeliani: "Un'imboscata". Ma spuntano i video dove strappano bandiere palestinesi dalle finestre
Alcune testimonianze di supporter del Maccabi Tel Aviv che raccontano episodi di aggressione ai loro danni da parte di gruppi di giovani violenti
I tifosi israeliani, coinvolti nell'attacco ad Amsterdam, si dicono convinti di essere stati vittima di "un'imboscata", accusando la polizia olandese di non aver fatto abbastanza per proteggerli. Lo sottolinea il Jerusalem Post, riportando alcune testimonianze. La polizia "non ha scortato i supporter del Maccabi ai loro hotel: ci ha venduti affinché gli arabi ci linciassero", racconta un tifoso scampato all'aggressione e giunto all'aeroporto di Amsterdam ferito e insanguinato. Un altro ha raccontato ad una giornalista che lo hanno investito e gli hanno puntato un coltello: "Siamo stati presi in un'imboscata... La polizia ci ha abbandonati".
Nimrod: ci hanno teso un'imboscata
"Il clima allo stadio era ottimo: nessuno scontro e nessuna provocazione, poi quando siamo usciti e ci siamo diretti in centro abbiamo trovato persone che ci aspettavano con coltelli e bastoni". A raccontarlo all'Ansa è Nimrod, un cittadino israeliano residente ad Amsterdam da oltre vent'anni. "Ora molte famiglie sono chiuse in hotel, non vogliono prendere un taxi o la metro, quindi stiamo organizzando dei passaggi sicuri gestiti dalla comunità per portare tutte le famiglie al loro volo", spiega Nimrod.
Adi Reuben, un tifoso del Maccabi Tel Aviv di 24 anni, racconta alla Bbc del momento in cui è stato aggredito e preso a calci a terra da un gruppo di giovani. "Ieri sera siamo scesi dalla stazione della metropolitana e abbiamo iniziato a camminare verso l'hotel Mozart dove alloggiavamo", ha detto aggiungendo che "più di 10 uomini che sembravano arabi o turchi si sono avvicinati a me e ai miei amici e ci hanno chiesto 'da dove venite'. Hanno urlato 'ebrei, ebrei, IDF, IDF'".
Da lì hanno cominciato con gli sfottò e "ho capito che dovevo scappare, ma era buio e non sapevo dove andare". Il giovane dice poi di essere caduto a terra e di essere stato preso a calci per circa un minuto mentre gli aggressori urlavano "Falestin (Palestina)". "Mi sono reso conto di avere il naso pieno di sangue e il naso rotto ed è molto doloroso. Inoltre, non sono riuscito a vedere bene per circa 30 minuti dopo l'accaduto", ha aggiunto. "Sto salendo su un aereo israeliano che è venuto a salvarci questo pomeriggio e riceverò le cure mediche a casa". Infine dice: "Questo è stato un attacco specifico che era stato organizzato in anticipo".
Filopalestinesi: "Israeliani ci hanno provocato"
Rimbalzano sui social alcuni video, rilanciati anche dall'account di Instagram 'free.palestine.nl', in cui si vedono diversi tifosi del Maccabi Tel Aviv strappare bandiere palestinesi ad Amsterdam, dove nella notte si sono verificati gli scontri.
L'account 'free.palestine.nl' è lo stesso che questa notte ha pubblicato le immagini degli scontri e che è ora impegnato in una raccolta fondi per le spese legali per le oltre 60 persone arrestate.