Voices from America: il rapporto di Trump con le donne americane
Passato presente e futuro di un impatto complesso e contraddittorio

Il team di Tiscali sarà a Washington per la cerimonia di insediamento del presidente, ma seguiremo anche le proteste e i rally di sostegno a Trump. Per ascoltare con noi le voices from America, segui @voices_report.
Il primo mandato di Donald Trump (2017-2021) ha avuto un impatto significativo sulle donne americane, influenzando ambiti cruciali come l'economia, la salute, i diritti riproduttivi e la partecipazione politica. Nonostante alcuni progressi registrati durante il suo mandato, molte politiche sollevano perplessità e preoccupazioni riguardo alle implicazioni a lungo termine sui diritti e sulle opportunità delle donne negli Stati Uniti, suscitando dibattiti accesi tra sostenitori e critici.
Crescita economica e parità di genere
Partiamo dalle buone notizie, durante la prima amministrazione Trump, l’economia statunitense ha registrato una crescita significativa, con livelli record di occupazione femminile prima della pandemia di COVID-19. Le riforme fiscali del 2017, come il Tax Cuts and Jobs Act, hanno stimolato l’economia, ma l’impatto per il genere femminile non è stato uniforme. Uno studio del Center for American Progress ha evidenziato come molte lavoratrici, in particolare quelle a basso reddito, abbiano beneficiato meno delle riduzioni fiscali rispetto agli uomini.
Inoltre, i settori che tradizionalmente impiegano più donne, come l’istruzione, la sanità e il commercio al dettaglio, sono stati tra i più colpiti durante la crisi pandemica. Mentre l'amministrazione ha promosso iniziative per il rientro delle donne nel mercato del lavoro, le politiche di sostegno alle madri lavoratrici, come il congedo parentale retribuito, sono rimaste indietro rispetto ad altri paesi sviluppati.
Diritti riproduttivi: come tutto è cambiato
Durante il primo mandato del presidente Trump, il dibattito sui diritti riproduttivi è stato al centro delle sue politiche conservatrici. La questione dell’aborto, già sensibile negli Stati Uniti, ha raggiunto una svolta critica nel 2022 quando la Corte Suprema ha annullato la storica sentenza Roe v. Wade. Questo cambiamento ha consentito ai singoli stati di imporre restrizioni significative, rendendo più difficile per molte donne accedere a servizi sicuri e legali e ampliando le disuguaglianze geografiche.
Successivamente, una delle politiche più controverse è stata la Mexico City Rule, nota anche come "global gag rule", che impedisce l’uso di fondi federali per sostenere organizzazioni internazionali che offrono consulenze o servizi relativi all’aborto. La sua reintroduzione durante l’amministrazione Trump ha interrotto i finanziamenti a molte iniziative globali, limitando l’accesso a servizi vitali per milioni di donne.
A ciò si sono aggiunti i tagli ai finanziamenti di Planned Parenthood, una delle più grandi organizzazioni sanitarie per le donne, la quale offre una vasta gamma di servizi, inclusa l’educazione sessuale e i test di screening. Queste riduzioni hanno avuto un impatto diretto sull’accesso delle donne a cure preventive, contraccezione e screening per malattie sessualmente trasmissibili e cancro, aggravando le disuguaglianze sanitarie soprattutto tra le donne a basso reddito e nelle comunità rurali o svantaggiate.
Nel complesso, questo genere di politiche ha contribuito a un clima sociale più teso, spingendo alcune persone a considerare l’emigrazione verso paesi con politiche più liberali sui diritti riproduttivi. Secondo un rapporto del Financial Times, questa combinazione di restrizioni ha rafforzato il programma conservatore dell’amministrazione, in linea con il piano "2025" spesso citato come parte della visione politica di Trump.
Sessismo e retorica: l’effetto Trump
La retorica di Trump nei confronti delle donne è stata oggetto di pesanti condanne per un evidente sessismo. Durante la campagna elettorale del 2020, Trump si è reso protagonista di dichiarazioni critiche nei confronti di Kamala Harris, tra cui commenti che mettevano in dubbio le sue capacità e competenze. Tali affermazioni hanno alimentato un dibattito nazionale sull’appropriatezza della retorica del presidente nei confronti delle donne.
Oltre alle critiche pubbliche, Donald Trump è stato recentemente condannato per 34 capi d'accusa di falsificazione di documenti aziendali. Queste accuse sono legate a pagamenti effettuati durante la campagna presidenziale del 2016 per mettere a tacere la pornostar Stormy Daniels, che sosteneva di aver avuto una relazione con Trump nel 2006. Secondo l'accusa, Trump avrebbe autorizzato il suo avvocato personale, Michael Cohen, a pagare 130.000 dollari a Daniels per garantirne il silenzio, al fine di evitare che lo scandalo influenzasse negativamente la campagna elettorale.
Sebbene Trump abbia sempre negato sia la relazione che qualsiasi illecito, e nonostante la condanna, non gli sono state inflitte pene detentive o multe. La decisione del giudice, che ha emesso una "liberazione incondizionata", è stata in parte influenzata dal ruolo di Trump come ex presidente degli Stati Uniti. La vicenda ha attirato grande attenzione, alimentando un ampio dibattito sulla sua condotta personale, il trattamento delle donne e le implicazioni etiche di utilizzare fondi per evitare potenziali scandali durante una campagna elettorale.
Nonostante ciò, ha mantenuto un forte sostegno tra le donne conservatrici bianche, in particolare quelle evangeliche, che apprezzano le sue posizioni antiaborto e pro-famiglia.
Paradossalmente, il clima polarizzante ha stimolato una maggiore partecipazione politica da parte del pubblico femminile. Il movimento #MeToo, emerso durante il suo mandato, ha incoraggiato molte donne a candidarsi per cariche pubbliche, portando a un aumento significativo di donne elette al Congresso nel 2018 e nel 2020. Inoltre, migliaia di donne hanno fatto coming out come vittime di molestie, accrescendo la consapevolezza pubblica sull'entità del problema e stimolando un ampio dibattito nazionale e internazionale.
Prospettive per il futuro
Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca nel 2025, emergono interrogativi su come le sue politiche influenzeranno ulteriormente i diritti e le opportunità delle donne americane. Si prevede una continuazione delle priorità conservatrici, con un possibile rafforzamento delle restrizioni sull’aborto e una riduzione delle regolamentazioni sul lavoro. Tuttavia, l’attenzione al rilancio economico potrebbe offrire nuove opportunità, specialmente in settori tradizionalmente dominati dagli uomini, come l’energia e la tecnologia.
Per le donne, la leadership di Trump continua a rappresentare una sfida e, al tempo stesso, un catalizzatore per il cambiamento sociale in un verso o nell’altro.
E tu che ne pensi?
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