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Dazi Usa, pronta la controffensiva del Canada: "Stangata da 30 miliardi". Anche l'Ue si prepara mentre la Cina ricorre al Wto

Donald Trump a tutto campo risponde anche agli oppositori interni: "Chi è contro le misure lavora per la Cina". Il Messico lancia le sue tariffe doganali a partire da martedì

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Donald Trump e Justin Trudeau
Donald Trump e Justin Trudeau

Non ci sta il Canada ad assistere impassibile alla crociata lanciata da Donald Trump contro i nemici della sua economia. Ai dazi imposti da nuovo presidente americano - lanciati anche all'indirizzo del Messico, che sta studiando contromisure, e l'Ue -  risponde stabilendo una tariffa del 25% su settori importanti degli Stati Uniti. All'offensiva lanciata da chi vorrebbe, dichiaratamente, che il Canada fosse "il 51esimo Stato degli Usa", Justin Trudeau rimanda al mittente l'offerta insieme a una stangata contro 155 miliardi di beni americani. Un primo giro per un valore di 30 miliardi di dollari canadesi, ha annunciato il premier, seguito da ulteriori misure per un valore di 125 miliardi nell'arco di alcune settimane.

"Certamente non stiamo cercando l'escalation, ma difenderemo il Canada, i canadesi e i posti di lavoro canadesi", ha assicurato il premier uscente spiegando che le tasse si applicheranno a beni di uso quotidiano come birra, vino, frutta, verdura, elettrodomestici, legname, plastica e altro. Trudeau ha quindi avvertito che il conflitto commerciale avrà "conseguenze reali" per i canadesi ma anche per gli americani, tra cui perdita di posti di lavoro, costi più elevati per cibo e benzina, potenziali chiusure di stabilimenti di assemblaggio di automobili e accesso impedito a nichel, potassio, uranio, acciaio e alluminio canadesi.

Ue e Messico al contrattacco

L'Unione europea - attaccata anche sul fronte politico dalle ingerenze di Elon Musk, sobillatore delle destre estreme e neonazi - promette di rispondere a tono, tra le promesse di imporre dazi a sua volta e la consapevolezza che siano in atto dei tentativi esterni di disarticolare e indebolire l'Europa. La paura diffusa è che Trump stia cercando un appiglio – come lo sono stati i migranti e il Fentanyl - per invocare l’International Emergency Economic Power Act, che permette al presidente di dichiararae una "minaccia inusuale e di carattere straordinario... alla sicurezza nazionale, alla politica estera o all'economia degli Stati Uniti". Secondo un portavoce di Bruxelles, "penalizzare l’Europa con i dazi equivale a un’immotivata distruzione di ricchezza ed è una mossa dannosa per tutti". La Cina, altro obiettivo Usa chi Trump vorrebbe applicare dazi per il 10%, invece ha dichiarato che presenterà una causa contro gli Stati Uniti presso l'Organizzazione mondiale del commercio nonché l'adozione di "contromisure corrispondenti"

 

 

Messico: "Trump ci offende per distrarre gli statunitensi"

Intanto, la presidente del Messico Claudia Sheinbaum ha dichiarato che annuncerà il suo "piano B" contro i dazi di Donald Trump sottolineando di essere ancora in attesa della risposta del presidente americano alla sua proposta di dialogo. "Accusare il governo messicano di essere alleato del narcotraffico è, oltre che un insulto al nostro Paese, un pretesto per distrarre l'opinione pubblica degli Stati Uniti dal tremendo errore di imporre tariffe doganali dirompenti al Messico e alle aziende nordamericane qui stabilite. Una zappata sui piedi", ha scritto su X il ministro dell'Economia del Paese latino-americano Marcelo Ebrard, in risposta alle affermazioni del presidente Trump su presunti accordi con i cartelli della droga.

Ebrard aveva già espresso il suo rifiuto ai dazi imposti sabato, affermando di essere d'accordo con le dichiarazioni dell'economista ed ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Lawrence Summers, il quale ha affermato che "le azioni contro Messico e Canada da parte dell'amministrazione Trump sono inspiegabili e pericolose". Il ministro si sta preparando a imporre dazi di ritorsione ed altre misure a partire da martedì.

Trump contro l'opposizione interna 

L’inquilino della Casa Bianca rivolge le sue attenzione anche agli oppositori interni, come il Wall Street Journal e gli hedge fund contrari alla sua compagna di dazi. "Queste persone o entità sono controllate dalla Cina o da altre compagnie straniere e locali", ha scritto Trump in un post su Truth. "Chiunque ami e abbia fiducia negli Stati Uniti è a favore delle tariffe", ha aggiunto il tycoon.

"Usaid guidato da pazzi estremisti di sinistra"

E il presidente Usa persevera inoltre nella sua lotta contro chiunque non la pensi come lui: dopo la notizia che i vertici dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid) sono stati congedati dall'amministrazione americana, Donald Trump rincara la dose accusando l'Usaid di essere guidata da "pazzi estremisti di sinistra". "Li caccerò", ha dichiarato il tycoon. Dopo aver mandato via questi "pazzi radicali" che la gestiscono "prenderemo una decisione sul futuro" dell'agenzia governativa americana per la lotta alla povertà globale, ha aggiunto Trump.

"I colloqui con Russia e Ucraina vanno bene"

Trump ha avuto il tempo anche per pensare alle guerre. "I colloqui con Russia e Ucraina stanno andando molto bene", ha detto ricordando che in campagna elettorale ha promesso di mettere fine al conflitto tra i due paesi in tempi brevi. Poi ha affermato che pure "i colloqui in Medio Oriente con Israele e altri interlocutori stanno facendo progressi". Il presidente americano riceverà domani (martedì) alla Casa Bianca il premier israeliano Benjamin Netanyahu, arrivato ieri sera a Washington.

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