Trump bocciato dal 51% degli americani su Kiev. Rimossa la targa della via "Black Lives Matter"
Giù di 8 punti l'approvazione su quasi tutti i maggiori dossier, dalla politica estera a quella interna. Nuova sentenza sugli aiuti esteri Usa, Trump deve pagare 2 miliardi

Doccia fredda nei sondaggi per Donald Trump, a partire dalla gestione del dossier ucraino mentre arriva una nuova sentenza sul blocco degli aiuti all'estero da parte proprio del presidente Usa e la Casa Bianca cerca di minimizzare il crollo di Wall Street. A 50 giorni dal suo insediamento, si intravedono le prime crepe del suo operato: se il tasso di gradimento si è mosso a malapena dal mese scorso, quello relativo all'approvazione del suo lavoro complessivo ha subito un crollo di 8 punti da febbraio, in gran parte a causa del calo tra i repubblicani, dall'86% del mese scorso al 78% di questo mese.
Voto negativo su tutti i dossier
Il suo tasso di approvazione è sceso anche nei sobborghi del sud, dal 58% di febbraio al 46% di oggi, secondo un sondaggio di Siena College. E tra i singoli dossier, il voto negativo prevale anche sugli sforzi per mettere fine alla guerra in Ucraina: il 43% approva, il 51% no, con il 75% dei repubblicani a favore e il 20% che dissente. Pollice verso anche sui negoziati per un accordo di pace in Medio Oriente (45% plaude, il 48% lo boccia). L'ipotesi di assumere la proprietà di Gaza e trasformarla in una Riviera è poi sostenuta solo dal 15% e respinta dal 58%. E meno ancora (l'11%) sono coloro che appoggiano l'idea del Canada come 51/mo stato (il 68% è contrario).
Pollice verso anche sulla politica interna
Ma il trend negativo prevale anche sull'unificazione degli americani (41% approva, il 53% no), sul rafforzamento della reputazione degli americani nel mondo (40% a 54%), sul rendere il governo federale più efficiente (46% a 50%) e sul tentativo di ridurre il costo della vita (43% a 53%). La maggioranza, invece, approva la lotta del tycoon contro il traffico di droghe nel Paese, come il fentanyl (54% approva, il 37% no). Gli elettori sono infine equamente divisi se approvare o disapprovare le azioni di Trump per sistemare il sistema di immigrazione del Paese (48% a 48%). Il sondaggio arriva mentre si colgono i primi segni negativi delle crescenti incertezze seminate dal Trump II: la Borsa che perde, l'occupazione che frena, la disoccupazione che risale, l'aumentata sfiducia delle famiglie e lo stesso presidente che non esclude una recessione. L'età dell'oro, per adesso, resta una promessa.
Casa Bianca: “Crollo della Borsa? Le aziende prosperano”
La Casa Bianca ha minimizzato il crollo di Wall Street sostenendo che c'è una differenza tra la Borsa e la situazione del business negli Stati Uniti. "Stiamo assistendo a una forte divergenza tra il mercato azionario e ciò che stiamo effettivamente vedendo svilupparsi nelle aziende. Quest'ultimo aspetto è ovviamente più significativo del primo per quanto riguarda l'economia a lungo termine", ha dichiarato in una nota un funzionario dell'amministrazione. "Da quando Trump è stato eletto, i leader del settore hanno risposto all'agenda economica America First del presidente Trump fatta di dazi, deregulation e liberazione dell'energia americana con impegni di investimento da trilioni che creeranno migliaia di nuovi posti di lavoro", ha ribadito più tardi anche il portavoce della Casa Bianca Kush Desai rispondendo ad una domanda dei giornalisti sul crollo di Wall Street.
Nuova sentenza aiuti esteri: Trump deve pagare 2 miliardi
Arriva poi una nuova sentenza sugli aiuti all'estero bloccati da Donald Trump. Come riporta Abc news, un giudice federale ha ordinato all'amministrazione di pagare quasi 2 miliardi di dollari congelati ma ha stabilito che il dipartimento di Stato ha la facoltà di decidere come distribuirlo. Il giudice distrettuale Amir Ali ha ordinato al governo di pagare tutti gli aiuti all'estero approvati prima del 13 febbraio ma ha consentito al presidente di determinare come il denaro possa essere speso "in conformità con la legge". Il giudice ha anche criticato l'amministrazione Trump "per aver tentato di usurpare la capacità del Congresso di gestire gli aiuti" e assumendo "una visione sfrenata del potere esecutivo". In base alla sentenza, il dipartimento di Stato e Usaid devono presentare entro il 14 marzo un rapporto in cui si illustra in che modo il governo sta rispettando l'ordinanza.
Trump posta video rimozione della via Black Lives Matter
Donald Trump ha invece cercato di prendersi una rivincita condividendo su Truth un video che mostra la rimozione della Black Lives Matter Plaza, uno slargo sulla storica 16th Street a Washington di fronte alla Casa Bianca. Lo spazio era stato creato in seguito all'omicidio da parte della polizia dell'afromaericano George Floyd, che aveva suscitato proteste in tutti gli Stati Uniti. Nel filmato si vedono gli operai che rimuovono la grande scritta gialla 'Black Lives Matter' dipinta sulla strada, una decisione presa dalla sindaca della capitale americana Muriel Bowser in seguito alle pressioni dei repubblicani al Congresso. Si prevede che i lavori dureranno circa sei settimane.