Sisma Turchia-Siria: il bilancio sfiora le 39 mila vittime. Ankara: arrestati più di 100 costruttori
Squadre italiane al lavoro per costruire un ospedale da campo: sesto giorno di missione per la Protezione Civile
Sale a 38.905 morti, dopo le ultime stime annunciate, il bilancio del sisma di magnitudo 7.8 che ha devastato lunedì scorso, 6 febbraio, la Turchia e la Siria. In Turchia le vittime accertate sono 29.605, mentre in Siria quasi 9.300. Qui, in particolare, il numero delle vittime "continuerà a crescere man mano che avremo accesso" alle aree colpite, ha detto il responsabile regionale emergenze dell'Oms, Rick Brennan, citato da SkyNews, nel corso di una conferenza stampa a Damasco. Sabato 11 febbraio, un funzionario dell'Onu ha detto che questi numeri potrebbero raddoppiare. "Penso che sia davvero difficile da stimare in modo molto preciso perché dobbiamo ancora scavare sotto le macerie, ma io sono sicuro che (il bilancio dei morti) raddoppierà o andrà oltre", ha detto ai microfoni di Sky News il responsabile dei soccorsi delle Nazioni Unite, Martin Griffit.
Salvato un bebè di 7 mesi
Di miracoloso non c’è nulla, c’è la fatica dei soccorritori e c’è la forza vitale dei sopravvissuti: quella ostinazione di volere vivere anche a 140 ore dal terremoto che ti ha seppellito. Quella disperata ostinazione l’ha avuta pure un bebè di sette mesi che è stato tratto in salvo nel distretto di Antakya, nella provincia meridionale turca di Hatay devastata dal terremoto di lunedì scorso, dopo essere rimasto intrappolato tra le macerie per cinque giorni. Lo riporta l'agenzia di stampa statale rurca Anadolu. E nel distretto di Nizip della stessa provincia, una ragazzina di cui non è stata resa nota l'età è stata estratta dalle macerie 146 ore dopo il terremoto. Sempre nella provincia di Hatay, nel distretto di Antakya, un uomo di 35 anni è stato tratto in salvo da squadre di soccorso turche e rumene dopo 149 ore.
Bambina 10 anni per 147 ore sotto macerie
Ma ci sono altri record: ua bambina di 10 anni è stata salvata nella provincia di Hatay, nel sud della Turchia, 147 ore dopo. Lo scrive la Cnn mentre l'agenzia di stampa statale turca Anadolu riferisce di altri salvataggi avvenuti sempre oggi, tra cui quello di un bambino di 8 anni nella provincia di Adiyaman dopo 152 ore sotto le macerie.
In Turchia arrestati 113 costruttori
E mentre si salvano vite, si cercano anche i responsabili di tanta distruzione, sisma a parte. Sono 113 i mandati d'arresto emessi dalle autorità turche in relazione alla costruzione degli edifici crollati durante il terremoto di lunedì: lo hanno reso noto funzionari del Paese, come riporta la Bbc. La polizia turca ha già arrestato almeno 12 persone, inclusi imprenditori edili. Secondo alcuni critici si tratta di un tentativo di deviare la colpa del disastro, dato che gli esperti avevano avvertito da tempo che molti nuovi edifici non erano sicuri. L'emittente riferisce che le politiche governative hanno consentito "amnistie" per i costruttori che non hanno rispettato le norme edilizie, anche in aree a rischio sismico, nel tentativo di innescare un boom del settore.
Il vicepresidente della Turchia, Fuat Oktay, ha detto che le autorità hanno finora identificato 131 persone sospettate di essere responsabili del crollo di alcune delle migliaia di edifici rasi al suolo durante il terremoto e che per 113 di loro sono stati emessi mandati d'arresto. "Seguiremo meticolosamente la vicenda fino alla conclusione del necessario processo giudiziario, soprattutto per gli edifici che hanno subito danni ingenti e hanno causato morti e feriti", ha affermato Oktay. Da parte sua, il ministro dell'Ambiente, Murat Kurum, ha detto che, sulla base di una prima valutazione di oltre 170.000 edifici, 24.921 sono crollati o sono stati pesantemente danneggiati dal sisma.
Uno di questi imprenditori è Mehmet Yasar Coskun, responsabile della costruzione di un condominio di lusso di 12 piani con 250 appartamenti nella provincia di Hatay che è stato raso al suolo dal terremoto. L'uomo è stato arrestato venerdì scorso all'aeroporto di Istanbul mentre cercava di lasciare il Paese per andare in Montenegro, ha riferito Anadolu. I procuratori di Istanbul ne hanno ordinato l'arresto dopo aver scoperto i suoi piani di volo.
Squadre italiane al lavoro
Mentre continuano ad arrivare soccorsi da mezzo mondo, squadre Usar e sanitari per le maxiemergenze sono al lavoro per il soccorso alla popolazione colpita dal terremoto. Sesto giorno di missione per il team italiano di protezione civile in Turchia.