Sisma in Myanmar: più di 1600 le vittime, ma si temono più di 10mila morti. Donna estratta viva dopo 30 ore: video
Il bilancio del violento terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito ieri il Myanmar è salito a oltre 1644 morti e 3400 feriti, rende noto la giunta del Paese asiatico. Le previsioni degli esperti Usa sono però catastrofiche
I soccorritori scavavano da ore tra le macerie degli edifici crollati, in una disperata ricerca di sopravvissuti. Il sisma ha distrutto palazzi, abbattuto ponti e piegato strade in ampie zone del Myanmar, con una massiccia distruzione a Mandalay, la seconda città più grande del Paese asiatico e che ospita oltre 1,7 milioni di persone. Almeno 1644 persone sono rimaste uccise e 3400 ferite ha affermato oggi la giunta al potere in Myanmar precisando che almeno 139 persone risultano disperse. Molte delle vittime e dei feriti sono bambini anche perché è alto il numero delle scuole crollate. Circa altre 10 vittime sono state confermate a Bangkok, in Thailandia. Ma con le comunicazioni gravemente interrotte, la vera portata del disastro sta solo iniziando a emergere dall'isolato Stato governato dai militari e si prevede che il bilancio aumenterà in modo significativo. La forza del sisma è stata di 300 volte più forte di quello di Amatrice e 8 volte superiore alla più alta mai registrata in Italia.
Usa: possibili più di 10.000 morti
La stima degli esperti americani, tramite i modelli dello Us Geological Survey (Usgs), è più di 10.000 morti, secondo quanto riportato da Cnn. Nel Myanmar nelle ultime 24 ore si sono susseguite almeno dieci-undici scosse minori di terremoto, con magnitudo fra 4.1 e 4.5, come ha rilevato l'istituto geosismico statunitense, Usgs. Le scosse si sono verificate in varie zone del Paese - colpito ieri da un catastrofico sisma di 7.7 seguito da uno di 6.4 -, ma con una maggiore concentrazione nella zona centrale, dove corre la faglia di Sagaing, che include anche la capitale Naypyidaw.
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Terremoto 7,7 in Birmania, numerosi edifici distrutti. A Bangkok crolla un grattacielo
Salgono a 10 i morti a Bangkok
Almeno 10 persone sono morte nella capitale thailandese Bangkok per il terremoto, secondo il vice governatore di Bangkok. Lo riporta la Cnn. Oltre alle vittime confermate, altre 16 persone sono rimaste ferite e 101 persone risultano disperse da tre cantieri nei distretti di Din Daeng, Bang Sue e Chatuchak.
Croce Rossa, 90 persone sotto macerie a Mandalay
Oltre 90 persone potrebbero essere rimaste intrappolate nelle macerie di un condominio a Mandalay, nel Myanmar centrale. Lo ha detto un funzionario della Croce Rossa, i soccorritori stanno cercando di liberare le vittime. L'edificio, Sky Villa, è tra quelli più colpiti dal sisma con molti dei suoi 12 piani crollati uno sull'altro.
Crollata scuola vicino Mandalay, 12 bimbi uccisi
Tra gli edifici crollati a Kyaukse, nella regione di Mandalay, anche la scuola materna West Mye Mye Kyi dove stamattina i soccorritori hanno ritrovato i corpi di 12 bambini in età prescolare e di un insegnante, come riporta la Bbc. Altre persone sono rimaste intrappolate all'interno dell'edificio crollato e con il passare del tempo le possibilità di trovarle vive si riducono. Secondo notizie non confermate, circa 50 bambini e sei insegnanti sarebbero dispersi dopo il crollo dell'edificio.
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In Myanmar 3.000 edifici caduti, distrutte strade e 7 ponti
Il governo di unità nazionale dell'opposizione birmano ha affermato che almeno 2.900 edifici, 30 strade e sette ponti sono stati danneggiati dal terremoto. Lo riporta la Reuters sul suo sito. I vertici militari del Myanmar hanno fatto entrare oggi centinaia di soccorritori stranieri accorsi per portare aiuto dopo il terremoto che ha paralizzato aeroporti, ponti e autostrade nel mezzo di una guerra civile che ha distrutto l'economia e causato milioni di sfollati.
La giunta militare bombarda ribelli nonostante il sisma
Incurante del devastante terremoto che ha colpito il Myanmar, la giunta militare di Yangon ha continuato a effettuare attacchi aerei in diverse regioni del paese dove sono attivi i ribelli che si oppongono al regime. Lo scrive la Bbc. Secondo la People's Defense Force - la milizia che si batte contro la giunta - il villaggio di Nwe Khway, nel distretto di Chaung U a Sagaing, regione epicentro del sisma, è stato bombardato due volte. Altri raid aerei sono stati condotti a Ley Wah, nello stato di Kayin, vicino al quartier generale dell'Unione Nazionale Karen (che si batte per l'indipendenza) e a Pyu, nella regione di Bago.
La rivolta contro il regime
L'organismo delle Nazioni Unite che indaga sulle violazioni dei diritti umani nel Paese ha lanciato l'allarme: i militari stanno commettendo crimini di guerra e crimini contro l'umanità contro il proprio popolo. I militari, riporta Bbc, stanno cercando di reprimere una rivolta armata a favore della democrazia in tutto il paese, che lotta per rimuoverli dal potere. Un'indagine sui dati condotta dalla Bbc alla fine dell'anno scorso ha scoperto che ora l'esercito controlla solo meno di un quarto del Paese. Tuttavia con le sue forze aeree l'esercito riesce a prevalere: utilizzando jet da combattimento russi e cinesi ha condotto e conduce attacchi aerei devastanti in tutto il paese.
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Verifiche su 600 bimbi adottati a distanza
Sono già almeno un milione e mezzo le persone sfollate in Myanmar. Lo riferisce l'Avsi che ha diversi progetti nel Paese. "Stiamo verificando le condizioni dei 600 bambini sostenuti a distanza da famiglie italiane e di tutte le persone coinvolte nei nostri progetti nell'area dell'epicentro", riferisce l'organizzazione legata a Comunione e Liberazione. "Il terremoto impatta su una situazione già fragilissima e peggiorerà le condizioni di vita già precarie delle persone. Possiamo già parlare di una catastrofe umanitaria", afferma Guido Calvi, responsabile emergenze umanitarie di Avsi.
Chiusi gli aeroporti di Naypytaw e Mandalay
L'aeroporto principale della capitale del Myanmar, Naypyitaw, è stato chiuso dopo che il terremoto ha causato il crollo della torre di controllo del traffico aereo, uccidendo almeno sei persone, secondo alcune fonti. Lo riporta l'agenzia online Myanmar Now. Il terremoto di magnitudo 7,7, che ha colpito Mandalay intorno a mezzogiorno di venerdì, ha costretto anche alla chiusura dell'aeroporto locale per ingenti danni alle attrezzature aeronautiche.
Allarme Ong: "Si rischia emergenza sanitaria"
"Dopo il terremoto si rischia un'emergenza sanitaria: gli ospedali, già poco attrezzati e con strumentazioni inadeguate, sono già al collasso e mancano farmaci. Inoltre per i soccorsi tentare di raggiungere la zona dell'epicentro del sisma è difficile anche per la guerriglia. Chi proviene dalla Thailandia, una delle porte principali per raggiungere la zona, deve infatti attraversare un'area estremamente pericolosa". Questo l'allarme lanciato da Angelo Conti dell'ong Medacross che opera in Myanmar. "Non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno porteremo farmaci e le nostre cliniche mobili al nord", aggiunge Conti.
Per milioni di persone 4 ore elettricità al giorno
Il terremoto in Myanmar ha lasciato milioni di persone senza corrente elettrica per ore. Secondo quanto scrive la Bbc la società che supervisiona la distribuzione di energia elettrica nella città più popolosa, Yangon Electricity Supply Corporation (YESC), ha annunciato che i residenti avranno a disposizione solo quattro ore di elettricità al giorno a causa dei danni alle infrastrutture. Gli abitanti di Mandalay e Yangon hanno segnalato che dopo il terremoto si è verificata un'interruzione totale della corrente elettrica e che le linee telefoniche sono rimaste interrotte.
Mattarella: "Immagini sconvolgenti, facilitare gli aiuti"
"Di fronte alle sconvolgenti immagini che giungono dai Paesi del sud-est asiatico devastati dal terremoto prevalgono sentimenti di profondo cordoglio per le numerosissime vittime e di solidarietà per quanti in queste ore lottano per la vita. La Repubblica italiana auspica che possa essere facilitato con ogni strumento possibile l'afflusso degli aiuti di emergenza, a sostegno delle squadre di soccorso e dei bisogni della popolazioni locali". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dall'Ue 2,5 milioni in aiuti di emergenza per il Myanmar
"In una risposta immediata dopo il mortale terremoto di magnitudo 7,7 che ha colpito oggi il Myanmar e la regione, l'Ue sta rilasciando 2,5 milioni di euro in aiuti di emergenza iniziali. Questi nuovi aiuti umanitari contribuiranno a salvare vite e a soddisfare le esigenze immediate delle persone più vulnerabili in Myanmar". Lo si legge in una nota della Commissione Ue secondo cui l'Unione "ha inoltre attivato il suo servizio satellitare Copernicus per facilitare la valutazione dell'impatto. La Commissione, insieme ai nostri partner umanitari, sta valutando la situazione e le esigenze sul campo, al fine di mobilitare ulteriore assistenza dell'Ue". Con questi fondi il finanziamento totale dell'Ue per gli aiuti umanitari al Myanmar sale "a oltre 35 milioni di euro nel 2025". "L'Ue è solidale con le persone in Myanmar e nella regione che stanno sopportando le conseguenze di questo potente terremoto. Come in precedenti disastri, l'Ue è pronta ad aiutare i più bisognosi. Questo aiuto di emergenza porterà sollievo immediato alle persone colpite dal terremoto, aiutando ad affrontare le esigenze più urgenti", ha dichiarato la commissaria Ue per la gestione delle crisi Hadja Lahbib.