Tiscali.it
SEGUICI

Israele martella il Libano con una pioggia di missili, uccisi anche due operatori dell'Onu

Continuano gli "attacchi mirati" sulla capitale con migliaia di libanesi in fuga

TiscaliNews   

Il cielo di Tel Aviv ha rimbombato per tutta la notte e la giornata al passaggio dei caccia diretti in Libano. Ben 250 jet militari dell'Aeronautica, secondo l'esercito, si sono alzati in volo tra lunedì e martedì dalla base militare nel centro di Israele di Tel Nof e delle altre in Golan per colpire l'arsenale con cui Hezbollah attacca da 354 giorni il nord del Paese e l'area di Haifa, con due milioni di residenti.

La fuga dei libanesi

La fuga di massa dei libanesi dal sud ha allontanato da casa già 20 mila persone, secondo le autorità del Paese. I media hanno mostrato la popolazione in interminabili code sulle strade verso luoghi più sicuri. Mentre le vittime dei raid, secondo un bilancio fornito da Beirut, sono salite a 558, "tra cui 50 bambini". Uccisi anche due membri dello staff dell'Unhcr, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati: ad annunciarlo è stato il direttore generale Filippo Grandi su X, criticando gli attacchi aerei israeliani che stanno "mietendo centinaia di vittime civili". 

Edifici colpiti a Beirut
 

Nel primo pomeriggio l'Iaf ha preso di mira un edificio residenziale a Beirut sud, nella zona di Rabiri, quartier generale del partito di Dio. Tre piani di una palazzina sono stati polverizzati, l'obiettivo era il comandante militare dell'unità missili e razzi del gruppo sciita Ibrahim Qubaisi.

Responsabile anche, secondo Gerusalemme, dell'attacco nel 2000 in cui furono uccisi e rapiti tre soldati dell'Idf i cui corpi furono restituiti in uno scambio nel 2004. Con quello di oggi sono cinque gli attacchi a Beirut dall'inizio della guerra. Qubaisi era in riunione con altri capi militari, probabilmente sono morti anche loro.

L'auspicio di Biden

Parlando all'assemblea generale dell'Onu, nel suo ultimo intervento da presidente, Joe Biden ha dichiarato che "una soluzione diplomatica è ancora possibile tra Israele e Hezbollah", aggiungendo che "Hezbollah, senza essere provocato, dopo il massacro del 7 ottobre, ha lanciato razzi su Israele: quasi un anno dopo, troppi su entrambi i lati del confine rimangono sfollati". Poi ha ripercorso le atrocità di Hamas del 7 ottobre, dagli stupri ai ragazzi uccisi al festival, e ha invitato Netanyahu e Hamas ad accettare l'accordo di tregua e rilascio degli ostaggi. In precedenza, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, a New York per l'assemblea delle Nazioni Unite, ha parlato con la Cnn spiegando che il partito di Dio "non può restare da solo" contro Israele: "Non dobbiamo permettere che il Libano diventi un'altra Gaza", ha affermato.

Stessa frase pronunciata dal segretario dell'Onu Antonio Guterres davanti all'assemblea: "Il mondo non può permettersi che il Libano diventi un'altra Gaza". Dove peraltro oggi i combattimenti sono continuati. Con l'Idf che ha fatto sapere di aver colpito terroristi armati di lanciarazzi, mentre Hamas ha spiegato che erano "9 civili".

Nel mentre, i miliziani di Hassan Nasrallah, nonostante le enormi perdite, non sono rimasti a guardare. Durante la giornata hanno tirato complessivamente 270 razzi sulla Galilea e nella zona di Haifa, rivendicando i lanci. In un resoconto serale, da parte sua l'Idf ha detto che da ieri mattina sono stati distrutti circa 400 lanciarazzi a medio raggio, 70 depositi di armi e 80 tra droni e missili da crociera nella disponibilità di Hezbollah. Oltre 1.500 obiettivi sono stati colpiti in 200 diverse aree del Paese dei cedri, sparando circa 2 mila ordigni.

Il piano di Netanyahu

Il premier Benyamin Netanyahu, che ha abbreviato il viaggio in America e parlerà all'Onu giovedì e non venerdì, ha avvertito con forza: "Israele continuerà a colpire Hezbollah. La nostra guerra non è contro i libanesi - con cui vogliamo vivere in pace - ma è contro l'organizzazione terroristica di Nasrallah. Vi sta portando sull'orlo dell'abisso", ha continuato. "Vi ho detto di evacuare le case dove hanno messo un missile nel soggiorno e un razzo nel garage. Chi ha un missile nel soggiorno e un razzo nel garage non avrà più una casa". Il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha aggiunto: "Non dobbiamo dare tregua al gruppo sciita, accelereremo le operazioni offensive".

L'escalation ha indotto 16 compagnie aeree che ancora operavano su Tel Aviv a sospendere i voli, tra cui Lufthansa, Iberia e British Airways. In serata sono ripresi gli attacchi su Israele: tre droni hanno preso di mira il Monte Carmelo a Haifa. Non tutti sono stati abbattuti. 

TiscaliNews   
I più recenti
Bolivia, Morales indagato per abusi e tratta di esseri umani
Bolivia, Morales indagato per abusi e tratta di esseri umani
Usa 2024, Liz Cheney: 'Trump è una minaccia senza precedenti'
Usa 2024, Liz Cheney: 'Trump è una minaccia senza precedenti'
Il Perù al voto per introdurre il terrorismo urbano nel codice
Il Perù al voto per introdurre il terrorismo urbano nel codice
Kim minaccia: useremo armi nucleari se Seul o Usa ci attaccano
Kim minaccia: useremo armi nucleari se Seul o Usa ci attaccano
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...