[La storia] L’incredibile progetto di Bill Gates per affrontare la questione ambientale
Il fondatore di Microsoft vuole convincere il governo americano a finanziarie lo sviluppo di una nuova generazione di reattori nucleari da collocare nel sottosuolo
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Bill Gates non finisce mai di stupire. Il fondatore della Microsoft, da anni il più generoso filantropo del mondo, ha deciso di impegnarsi in prima persona per risolvere quella che probabilmente è la prima emergenza del nostro pianeta: la questione ambientale. Per farlo ha rilanciato una proposta destinata a sollevare forti polemiche: il rilancio delle centrali nucleari, cadute in disgrazia dopo lo spaventoso incidente nel sito giapponese di Fukushima.
"Nucleare ottimo per l'ambiente"
Secondo Gates "l'energia nucleare è un'alternativa ottima per combattere i cambiamenti climatici, poiché è l'unica fonte di energia dosabile, accessibile 24 ore al giorno e che non produce gas a effetto serra. I problemi dei reattori contemporanei, come il rischio di guasti, possono essere risolti completamente con l'ausilio di sistemi innovativi".
Finanziamenti per Terra Power
La chiave per superare il limite della tecnologia nucleare sarebbe dunque l’innovazione. Il fondatore della Microsoft nelle prossime settimane cercherà di convincere il Congresso americano a finanziare con miliardi di dollari la sua Terra Power, progetto lanciato nel lontano 2006, che da tempo lavora per realizzare un nuovo tipo di reattore.
Reattori collocati nel sottosuolo
Semplificando al massimo la nuova tecnologia si può affermare che “mangerebbe” le scorie nucleari delle centrali esistenti, ovvero per produrre energia brucerebbe gli scarti degli attuali impianti. I nuovi reattori verrebbero posizionati nel sottosuolo dove potrebbero restare una sessantina di anni.
Gates vuole investire 1 miliardo di tasca sua
L’ex numero uno di Microsoft è entusiasta di Terra Power al punto da essere disponibile ad investire da subito un miliardo di dollari. Ma il suo ottimismo non è condiviso da tutti. Non mancano infatti gli esperti che evidenziano le difficoltà e i rischi legati alla costruzione dei reattori di nuova generazione.
Con Trump rinnovabili in secondo piano
L’avvento al potere di Donald Trump potrebbe però dare una spinta ai piani di Bill Gates. L’attuale presidente americano non è particolarmente sensibile alle energie rinnovabili e oltre a rilanciare la ricerca sulle centrali elettriche a carbone potrebbe anche favorire quella sul nucleare.
La strana coppia
Scelta che avrebbe un risultato curioso: accomunare sullo stesso fronte due uomini profondamente diversi tra loro. Uno che con il suo Global Fund oggi lotta per liberare l’Africa dalle piaghe della malaria, l’altro che invece sogna l’erezione di un muro invalicabile tra Stati Uniti e Messico.
