La prima omelia di Leone XIV: ridurre Gesù a superman è ateismo. Il 18 maggio la messa di inizio pontificato
Prefetto: attesi fino a 250mila fedeli a insediamento del Papa

Leone XIV torna nella cappella Sistina all'indomani dell'elezione e celebra la sua prima messa con i cardinali, sia elettori che ultra-ottantenni. E sotto le volte michelangiolesche distilla un'omelia con al centro quel Cristo, fulcro del maestoso Giudizio universale che giganteggia alle sue spalle.
La figura di Cristo e il rischio dell’ateismo di fatto
"Non mancano oggi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto", dice commentando il Vangelo, in una chiave da cui traspare molto della sua formazione e spiritualità agostiniana.
La fede cristiana in una società scettica
"Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere", insiste. E "si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito".
La missione nei luoghi della mancanza di fede
Eppure, proprio per questo, richiama papa Prevost rimettendo in campo il proprio spirito missionario, "sono luoghi in cui urge la missione, perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l'oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco".
L’umiltà nel ministero ecclesiale
Ma la sua argomentazione è anche un richiamo all'umiltà a tutti i ministri della Chiesa, e prima degli altri a sé stesso, affinché ci si faccia "piccoli", addirittura si sparisca, per far emergere solo la figura e l'esempio di Cristo. Secondo papa Leone, infatti, "un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità" è "sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l'opportunità di conoscerlo e amarlo".
Una preghiera personale e universale
"Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre - aggiunge -, con l'aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa". E per essere ancora più chiaro, "dico questo prima di tutto per me, come Successore di Pietro, mentre inizio la mia missione di Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale", conclude.
Un messaggio ai cardinali
Prima di leggere l'omelia, in italiano, papa Leone pronuncia a braccio alcune parole in inglese, soprattutto per dire ai "fratelli cardinali": "so di poter contare su ognuno di voi per camminare con me mentre continuiamo come Chiesa, come comunità di amici di Gesù, come credenti, ad annunciare la buona novella, ad annunciare il Vangelo, a dire che Cristo è il Figlio del Dio vivente".
Il 18 maggio la messa di inizio pontificato di Leone XIV
Leone XIV presiederà domenica 18 maggio la sua messa di inizio pontificato. Lo si legge in un comunicato della Prefettura della Casa Pontificia con il calendario dei primi impegni di Papa Prevost. Domani il Papa incontrerà i cardinali mentre domenica '11 maggio il primo Regina Caeli dalla Loggia centrale di San Pietro. Lunedì 12 maggio l'incontro con la stampa mondiale. Il 20 maggio la presa di possesso della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura mentre il 21 maggio la prima udienza generale. E ancora: il 24 maggio l'incontro con la Curia Romana e i dipendenti vaticani.
Domenica 25 maggio il Regina Caeli e la presa di possesso della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e quella della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Prefetto: attesi fino a 250mila fedeli a insediamento Papa
"Per le esequie di Papa Francesco abbiamo calcolato 250mila presenze nell'area di piazza San Pietro, quindi ritengo ragionevole il 18 maggio aspettarci cifre in linea". Lo ha detto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. "La macchina è già partita, è un lavoro in progressione" ha aggiungo Giannini.