[L’intervista] Il presidente dell’Inps: “Riformare la Fornero? Sì. Ecco come vorrei mandare in pensione gli italiani”
Pasquale Tridico: "Quota 100? Non è un fallimento. Attivare Quota 41? Si, ma anche più flessibilità in uscita con coefficienti di gravosità. Il reddito di cittadinanza? Misura utile e necessaria. C’è nel resto d’Europa, perché non averla in Italia?”. La video-intervista
Quota 100 non è assolutamente un fallimento, ed è cosa buona superare la legge Fornero rimettendo mano al sistema pensionistico. Mentre il reddito di cittadinanza è misura opportuna e necessaria per combattere la povertà, finalizzata per altro all’inserimento dei beneficiari nel mercato del lavoro. Lo sostiene con forza il professor Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, nell'intervista che gli abbiamo fatto in occasione della manifestazione per la presentazione del Rendiconto Sociale dell'Ente regionale a Cagliari (Guarda su l'intervista video completa).

Quota 100
Ad avviso del numero uno dell’Ente di Previdenza, Quota 100, misura sperimentale e temporanea, è perfettamente sostenibile, anche perché ha avuto un tasso di adesione molto più basso delle attese. Ci sono stati infatti molto meno dei 290mila pensionamenti previsti e ciò ha consentito di spendere molto meno di quanto si pensava.
Riformare la Fornero
Ma come dovrebbe atteggiarsi una riforma efficace del sistema pensionistico? "Quota 41 – spiega Tridico – è certamente un'opzione, ma non mi piacciono le quote strettamente rigide. La quota stabilita infatti dovrebbe essere affiancata – chiarisce - a coefficienti di gravosità, in modo da prevedere delle uscite flessibili per tutti”.
Occorrerebbe, in definitiva, un sistema capace di liberare prima chi fa certi lavori o si trova in talune condizioni, applicando appunto degli opportuni coefficienti per stabilire la pensionabilità.

Reddito di cittadinanza
A proposito del reddito di cittadinanza, invece, c’è chi ha parlato di esperienza negativa e di troppi furbetti che ne approfittano. Per Tridico tuttavia non è così. “Il tasso di irregolarità riscontrato per il reddito di cittadinanza è nettamente inferiore a quello della Naspi o dell’invalidità civile. In verità – dice - si tratta di un dato particolarmente strumentalizzato a fini politici. Il reddito di cittadinanza è in ogni caso una misura assolutamente utile e necessaria. Abbiamo distribuito 7 miliardi di reddito ai più poveri – sottolinea il Presidente Inps - ed è questa la base del discorso. All’interno dei beneficiari può esserci qualcuno che fa qualche lavoretto in nero? Si, può esserci (e li stanno pure beccando), ma solo per questo mettiamo in discussione la misura? Assolutamente no. Si tratta di una misura innegabilmente utile che esiste in tutti i Paesi europei ed è giusto esista anche in Italia”.
Guarda su l’intervista completa - Video