La crescente sfida della povertà energetica in Italia: analisi, strategie e ruolo del Decreto Bollette

Sempre più persone in Italia stanno affrontando una crescente incertezza riguardo alla loro capacità di soddisfare le loro necessità energetiche

La crescente sfida della povertà energetica in Italia: analisi, strategie e ruolo del Decreto Bollette
TiscaliNews

Nella società contemporanea, l'accesso all'energia è fondamentale per il funzionamento quotidiano delle nostre vite. Dal riscaldamento e raffreddamento delle nostre abitazioni, all'illuminazione, alla cucina, fino all’alimentazione dei dispositivi tecnologici che usiamo ogni giorno, l'energia è alla base di quasi ogni aspetto della nostra esistenza quotidiana. Tuttavia, sempre più persone in Italia stanno affrontando una crescente incertezza riguardo alla loro capacità di soddisfare le loro necessità energetiche, un fenomeno noto come "povertà energetica".

L’analisi dettagliata dell’Ipsos sulla povertà energetica nel nostro Paese

Per povertà energetica si intende la difficoltà di famiglie o singoli individui di procurarsi servizi e beni energetici fondamentali come riscaldamento, illuminazione, raffreddamento o gas. Tuttavia, questa forma di povertà non si limita solo all'impossibilità di pagare le bollette, ma comprende anche l'incapacità di affrontare le spese necessarie per migliorare l'efficienza energetica degli impianti di casa. Secondo un recente sondaggio condotto dall’Ipsos, queste difficoltà riguardano il 64% dei cittadini italiani, andando a delineare una situazione alquanto preoccupante.

Entrando nello specifico, l'81% degli italiani ha espresso timori sulla propria capacità di gestire le spese future. Inoltre, una parte significativa della popolazione, pari al 52%, ritiene che potrebbe trovare difficoltà, o addirittura impossibilità, nel fronteggiare un imprevisto economico, e un terzo degli italiani (30%) è ansioso all'idea di dover affrontare spese importanti, ad esempio la sostituzione di un elettrodomestico. Infine, uno su quattro (27%) teme di non essere in grado di pagare le bollette per i servizi domestici.

La risposta delle famiglie italiane: tra strategie di risparmio energetico e gestione consapevole

Per far fronte all'aumento dei costi dell'energia elettrica e del riscaldamento, le famiglie hanno ritenuto necessario adottare strategie di consumo mirate, come ridurre l'utilizzo di aria condizionata, riscaldamento, acqua calda ed energia elettrica. Tutto ciò però non basta, e a questo proposito Lucia Albano, sottosegretaria del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha enfatizzato la necessità di intervenire su due aspetti fondamentali attraverso un approccio combinato. Da un lato, occorre continuare a controllare i costi dell'energia e attenuare l'impatto che un drastico aumento dei prezzi può avere su famiglie e imprese. Dall'altro, è indispensabile promuovere l'educazione verso un utilizzo consapevole dell'energia e fornire gli strumenti per gestire al meglio i propri consumi.

Risulta quindi fondamentale rendersi conto di quanto effettivamente si consuma, e un ruolo cruciale è svolto anche dal miglioramento dell'efficienza energetica degli impianti domestici, che spesso si rivela insufficiente. Per questo, molti italiani tendono a adottare misure alternative, ad esempio andando a valutare delle offerte gas e luce combinate, che non solo semplificano la gestione permettendo di controllare entrambe le utenze con una sola bolletta, ma potrebbero anche comportare degli sconti proposti dal fornitore scelto. Così facendo, sarà più semplice iniziare a diminuire le proprie spese fisse.

Decreto Bollette: 4,8 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese

Con l’approvazione da parte del Senato, il testo del Decreto Bollette è stato promulgato come legge, con 99 voti a favore, 54 contrari e 2 astenuti. Questo decreto comprende una serie di misure messe in atto per fornire sostegno alle famiglie e alle imprese nell'affrontare l’aumento dei costi energetici. Il pacchetto, dal valore complessivo di 4,8 miliardi di euro, sarà suddiviso in tre aree principali: energia, salute e fisco. Tra queste, la porzione più considerevole, pari a circa 3,57 miliardi di euro, sarà destinata proprio a contrastare l'incremento dei prezzi dell’energia. Tra gli interventi previsti dalla legge, spicca il Bonus sociale per l'elettricità e il gas, potenziato e prorogato fino al 30 giugno per le famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro.

A partire da ottobre, verrà poi introdotto il Bonus Riscaldamento, un aiuto per tutti senza limiti ISEE, per coprire i costi delle bollette, ma le cifre e i metodi di erogazione devono ancora essere definiti, con possibili differenziazioni in base alle zone climatiche del Paese. Fino al 30 giugno è anche stata estesa la riduzione dell'IVA al 5% sul gas metano utilizzato da privati e industrie; sono state eliminate anche le quote sugli oneri di sistema del gas e ridotti al 65% i consumi che non superano i 5000 metri cubi l'anno per il secondo trimestre dell’anno in corso. Infine, è stato istituito un credito d'imposta a favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale.