Riscatto della laurea anche per gli over 45 e gli inoccupati: come fare e quanto costa
Ora possono riscattare il periodo del corso di laurea anche coloro che hanno superato i 45 anni ma ci sono dei tasselli da tener presenti. La possibilità di detraibilità e deducibilità dell’onere sostenuto

Sono stati almeno 37mila i laureati che nel 2019 hanno presentato domanda di riscatto degli anni del corso di laurea. Molto ha giocato in questo risultato la norma sul riscatto agevolato che consente di pagare (con bollettino Mav) circa 5.200 euro per anno, con possibilità di rateizzazione mensile senza interessi fino a un massimo di 10 anni. Una possibilità che va a sommarsi a quella di riscatto ordinario in base al reddito del richiedente.
Over 45
A patto di accettare il calcolo completamente contributivo dell’importo, infatti, si dà la possibilità di fare domanda anche a chi ha preso la laurea prima del 1 gennaio ’96 ed ha più di 45 anni di età. Ci sono però dei tasselli da tener presenti: l’Inps con la circolare n. 6 del 22 gennaio 2020 ha disposto che il lavoratore abbia meno di 18 anni di contributi entro il 31 dicembre 1995, ed almeno 15 anni di contributi versati, di cui cinque nel sistema contributivo.
Domanda per via telematica
La domanda può essere presentata solo per via telematica. Per farlo occorrerà perciò munirsi di Pin dispositivo o di Spid, l’identità unica per l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, oppure rivolgersi ai Caf dei patronati o ad altri intermediari autorizzati.
Chi può farlo, gli inoccupati
La possibilità è data “a tutti coloro che abbiano conseguito il diploma di laurea o titolo equiparato – specifica l’Inps nel suo sito - La facoltà è esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l'attività lavorativa in Italia o all’estero”.

L’Istituto di previdenza spiega nel suo sito che si possono riscattare “i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni; i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni; i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni; i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge; i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea”.
Il costo
Il costo dell’operazione è influenzato da vari fattori. In primo luogo dal tipo di riscatto (agevolato o ordinario) che si sceglie. Per quanto riguarda quello agevolato va tenuto presente il costo di 5.260 euro per ogni anno da riscattare.
Il costo del riscatto ordinario è legato invece allo stipendio percepito al momento della domanda. In sostanza l’interessato deve pagare il 33% di contributi come se negli anni degli studi avesse guadagnato il suo attuale stipendio. Cosa abbastanza discutibile se si vuole, ma questa è la regola.
Il costo per gli inoccupati
Un’ultima notazione a proposito degli inoccupati: l’onere di riscatto viene calcolato sulla base del livello minimo imponibile annuo previsto per commercianti ed artigiani. In pratica sui 15.548 euro, moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’assicurazione generale obbligatoria per i dipendenti (33%) dell’anno in cui viene presentata domanda. Per dirla in soldoni, chi vuole riscattare 4 anni di corso di laurea dovrebbe calcolare 15.548 x 0,33 x 4 = 20.523
Da tener presente infine, come si diceva, che esiste la possibilità di detraibilità e deducibilità dell’onere sostenuto per il riscatto. Tenendo conto che il lavoratore può dedurre le spese di riscatto, il lavoratore over 45 che ha cominciato a versare dopo il 31 dicembre ’95 può portare in detrazione il 50% dell’onere e per i disoccupati si possono portare in detrazione i contributi di riscatto nella misura del 19% (lo potrà cioè fare il familiare).
Per ulteriori approfondimenti si può consultare il sito dell’Inps.