[Il punto] Riscatto della laurea: boom di domande. Ora il governo pensa di allargare la platea dei beneficiari
La possibilità di riscattare con lo sconto gli anni di università ha avuto grande successo ed ora si vorrebbe estendere il beneficio. Ecco quali sono attualmente i requisiti per goderne. La nuova normativa potrebbe arrivare con la legge di Bilancio
Il meccanismo del riscatto agevolato della laurea, ovvero la possibilità di fruirne con uno sconto, ha avuto un successo notevole, per cui il nuovo governo giallo-rosso starebbe pensando addirittura ad una estensione della platea dei beneficiari. Per ora – come riportano i media – si tratterebbe solo di una ipotesi inquadrabile nelle intenzioni del ministero dell’Economia di effettuare una manovra non restrittiva. Manovra che tuttavia – come ha specificato il ministro Roberto Gualtieri - “dovrà comunque rispettare le regole di bilancio della UE”.
La previsione attuale
Com’è noto - allo stato attuale - può chiedere l’agevolazione chi non ha superato i 45 anni di età ed ha cominciato l'attività lavorativa dopo il 1996. In pratica le persone che hanno iniziato a lavorare in vigenza del regime contributivo. La nuova previsione normativa di cui si parla potrebbe allargare, appunto, la gamma dei beneficiari.
Intanto i fortunati legittimati dalla normativa possono riscattare fino a 5 anni di università, anche non consecutivi. Il costo è di circa 5.240 euro per ogni anno frequentato in una unica soluzione o a rate. Non possono essere considerati gli anni di università fuori corso e quelli antecedenti al 1996.
L'esempio
La Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro ha calcolato che una persona con un reddito di 40mila euro dovrebbe pagare sui 13.200 euro all’anno, ovvero circa il 60 per cento in più. Il risparmio deriva dalla nuova modalità di calcolo. Da tener presente che la possibilità di riscatto vale fino ai 45 anni di età, cosa che rende matematicamente impossibile utilizzarlo per fruire nell'immediato di Quota 100 (62 anni di età e 38 anni di contribuzione).
Non hanno diritto al riscatto gli studenti-lavoratori che abbiano lavorato durante il periodo dell’Università versando contributi.
Conviene o no?
Conviene o no allora riscattare la laurea? Bisogna dire che determinarlo in assoluto è impossibile, perché molto dipende dalle singole condizioni. Occorre in definitiva valutare la propria situazione prima di decidere. I vantaggi derivano infatti da molti fattori: da quando si è conseguita la laurea, dalla posizione lavorativa, dalla storia assicurativa, dalla modalità di riscatto cui si può avere accesso e così via.
Va precisato infine che i contributi riscattati hanno lo stesso valore di quelli da lavoro. Consentono cioè di maturare i requisiti contributivi per il diritto alla pensione e influiscono sulla misura dell’assegno.
Boom di domande
Come si diceva, per ora, quella dell’estensione della platea dei beneficiari è solo una idea. La misura, tuttavia, potrebbe andare ad aggiungersi alle nuove proposte per la legge di Bilancio che mira essenzialmente ad arginare gli aumenti Iva e a tagliare il cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori. Stando a certe fonti di governo, intanto, il riscatto agevolato degli anni di laurea avrebbe visto un vero boom, tanto che si sarebbero già superate le 30mila domande.