La fine amara della Paluani, l’azienda di panettoni e colombe è fallita sommersa da milioni di debiti
Il tribunale di Verona ha dichiarato il fallimento della, storica azienda di Dossobuono fondata nel 1921. Ma i pandori proseguiranno con Sperlari
La Paluani, famosissima per i suoi panettoni e colombe pasquali, è fallita . La parola fine per la storica azienda con sede a Dossobuono e fondata nel 1921 (102 anni fa è arriva dal tribunale di Verona. Pochi giorni fa il giudice Maria Attanasio ha nominato curatori Matteo Creazzo e Andrea Rossi convocando i creditori il prossimo 23 ottobre per l’esame dello stato passivo.
Ma i pandori proseguono con Sperlari
L’industria dolciaria della famiglia Campedelli, già nota per essere stata proprietaria della squadra di calcio Chievo, negli anni ha incontrato gravi difficoltà finanziarie. In precedenza, a luglio 2022, dopo un'asta, era già stato ceduto per 7,6 milioni il ramo d'azienda Paluani 1921 srl a Sperlari (azienda cremonese controllata dalla multinazionale tedesca Katjes International), permettendo così di salvare 48 posti di lavoro e di proseguire l'attività, attraverso la cessione di marchio, produzione e dello stabilimento a Dossobuono (Verona).
Il tribunale dichiara il fallimento di Paluani
Il tribunale è giunto alla drastica decisione di dichiarare il fallimento avendo revocato l’ammissione alla procedura di concordato preventivo contestando all’azienda una serie di criticità, fra le quali le “assai contenute percentuali di soddisfacimento dei creditori in conseguenza del fatto che a fronte di un ammontare complessivo di quasi 82 milioni di euro, la somma che si mette a disposizione è di soli 815.660 euro”.
Malgrado le richieste dei commissari del concordato “i soci, gli amministratori e il sindaco non hanno fornito le richieste garanzie a copertura degli impegni”, il tutto “con inevitabile prolungamento dei tempi e ulteriore pregiudizio delle ragioni dei creditori” con ciò confermando “la già evidenziata inaffidabilità, nonché la contrarietà ai principi di correttezza e buona fede” del piano concordatari
La cessione a Sperlari
All'epoca della richiesta di omologa del concordato, avvenuta nell'aprile 2022, le banche erano esposte verso Paluani per un totale di circa 35,5 milioni di euro. Dopo la cessione delle attività produttive alla Sperlari, la Paluani 1921 Spa, sotto la gestione dell'azienda tedesca, ha cercato di riprendersi e riallinearsi alle quote di mercato perdute, lavorando per riassorbire gli stagionali. Tuttavia, la società originale, Paluani Spa, è stata oggetto di una diversa sorte. Conservando gli immobili, ha subito una serie di alienazioni parziali nel corso del tempo. Ora, con la decisione del tribunale di dichiararne il fallimento, sono stati nominati nuovi curatori Creazzo e Rossi per gestire la situazione.