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Sciopero generale, i sindacati: "Risposta a chi fa il bullo istituzionale". Landini: "Basta cavolate, il governo ci ascolti"

A Roma la protesta contro la Manovra. Bombardieri: "Risposta democratica a bullo istituzionale. Rottura con Cisl? Per fortuna no". Fonti Filt-Cgil: "Altissime adesioni a sciopero trasporti". Esplodono due bombe carta, responsabile consegnato agli agenti

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"Altissime adesioni" allo sciopero generale di Cgil e Uil nei trasporti con punte del 100% in alcuni settori come i porti e fino all'80% nella logistica. "Alte" le adesioni anche nei settori sottoposti all'ordinanza di precettazione come il trasporto pubblico locale e ferroviario dove l'adesione media è del 70%. Lo riferiscono Filt Cgil e Uiltrasporti.

Landini

"Noi siamo qui perché rappresentiamo la maggioranza di questo Paese, di chi paga le tasse e con il lavoro tiene in piedi il Paese e che oggi non viene ascoltato da questo governo: in questo modo il governo sta portando a sbattere il Paese e noi non lo permetteremo. Noi a differenza del governo abbiamo in testa di dare un futuro al Paese, ai giovani". Così il segretario generale della Cgil dalla manifestazione in piazza del Popolo nel giorno dello sciopero con la Uil. "Siamo noi che con le nostre tasse paghiamo gli stipendi anche a chi è in politica e nel governo", aggiunge.

Landini sottolinea che la precettazione "è un atto che parla da solo e che nella storia democratica e repubblicana di questo Paese non si è mai visto, mai da nessun governo". "Tutte le piazze sono strapiene come non si vedeva da anni. Questa giornata è la risposta più bella, forte, intelligente e più ferma che potevano dare a chi ha pensato di precettare e mettere in discussone il diritto di sciopero. Questo è un vero e proprio attacco alla democrazia", dice Landini. "E loro non li ha precettati nessuno, hanno scelto di esserci", aggiunge.

Bombardieri

"Questa piazza è una risposta democratica di persone che soffrono, che hanno pagato per essere qui. E' una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale. Bisogna avere rispetto dei lavoratori". Lo dice il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dalla manifestazione in piazza del Popolo nel giorno dello sciopero insieme alla Cgil. Poi sui rapporti con la Cisl, "continuiamo a fare battaglie sulle proposte unitarie. Per fortuna in Italia c'è il pluralismo sindacale, non c'è il sindacato unico. Chiediamo aumenti salariali, interventi sulla sicurezza sul lavoro e sul fisco", sottolinea Bombardieri.

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Altissime adesioni

Altissime adesioni allo sciopero generale di Cgil e Uil nei trasporti con punte del 100% in alcuni settori come i porti e fino all'80% nella logistica. Alte le adesioni anche nei settori sottoposti all'ordinanza di precettazione come il trasporto pubblico locale e ferroviario dove l'adesione media è del 70%. Lo riferiscono fonti di Filt-Cgil e Uiltrasporti.

Bombe carta

Fine manifestazione agitata a Roma per Cgil e Uil. Un ragazzo ha fatto esplodere due bombe carta, secondo quanto spiegato dalle forze dell’ordine, a piazza del Popolo al termine dell’iniziativa: la prima dal Pincio e la seconda in mezzo alla piazza gettando scompiglio tra i partecipanti all’iniziativa organizzata dai sindacati contro la manovra. Un atto compiuto da un giovane che secondo i sindacati era estraneo alla manifestazione. Il responsabile del gesto è’ stato bloccato dal servizio d’ordine di Cgil e Uil e consegnato alle forze dell’ordine. Nessuno è rimasto ferito.

La piazza tra slogan e striscioni

"Adesso basta". Lo slogan della manifestazione nel giorno dello sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra economica del governo che "peggiora le condizioni di lavoro", campeggia ovunque in una Piazza del Popolo a Roma. Una piazza che scandsce gli scioperi proclamati per oggi nelle regioni del Centro Italia su cui è intervenuto il governo che ha precettato, dimezzandone l’orario, la mobilitazione prevista nel settore trasporti. E spicca, proprio sotto il palco, tra bandiere Cgil e Uil, palloncini e cartelloni, lo striscione più grande che ironizza sull’operato del governo: "Meloni il popolo ha fame, dategli una manovra sbagliata", dice una Maria Antonietta passata alla storia, ma è una leggenda, per i croissant offerti ad una popolazione ad un passo dalla rivoluzione francese.

Milano

"Noi siamo qui per far cambiare la manovra finanziaria che il governo ha varato. Rifiutiamo e respingiamo l'illegittima precettazione che, attraverso il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini, il governo ci ha costretto a subire. Non abbiamo intenzione di fermarci. Continueremo ad essere in piazza finché le cose non cambieranno". Così il segretario generale della Cgil Lombardia, Alessandro Pagano, spiega le ragioni alla base del presidio che ha preso il via questa mattina a Milano, di fronte a Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale.

Circa duemila, secondo la questura, i lavoratori e lavoratrici che hanno aderito allo sciopero indetto da Cgil e Uil e si sono riuniti dalle 10 di questa mattina per protestare contro la manovra economica: "Oggi -spiega Pagano- abbiamo riadeguato la nostra iniziativa al precetto, ma abbiamo intenzione di andare avanti contestandolo, impugnandolo e facendo valere il diritto di tutti i cittadini di scioperare contro un governo che, per la prima volta nella storia di questo Paese, precetta i lavoratori che manifestano contro una sua manovra".

Firenze

A Firenze la partecipazione allo sciopero generale "è straordinaria: "siamo intorno alle 50mila persone, un dato che ha superato le nostre aspettative". Lo sottolinea il segretario della Cgil Toscana Rossano Rossi. Il corteo ha preso il via da piazza Indipendenza per sfilare lungo le vie del centro storico fino a piazza Santissima Annunziata dove si tengono gli interventi conclusivi dei segretari regionali di Cgil, Rossano Rossi, e Uil, Paolo Fantappiè.

Napoli

Un migliaio di lavoratrici, lavoratori e pensionati questa mattina in piazza Plebiscito a Napoli per il primo dei cinque scioperi indetti da Cgil e Uil contro la manovra finanziaria del Governo. Pubblico impiego, trasporti, sanità, scuola, appalti di vigilanza, pulizia e ristorazione collettiva, lavoratori e lavoratrici dei Consorzi di Bonifica: questi i settori che oggi hanno incrociato le braccia nella nostra regione, rispondendo alla mobilitazione lanciata dalle due confederazioni. “La risposta non può che essere la mobilitazione e lo sciopero, perché – ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci - buttarla sull'ideologia e la politica, come vuole fare qualche ministro, non significa dare le risposte giuste ai lavoratori, ai pensionati e ai cittadini sui problemi di questo paese. É una manovra che non ci convince, che non va bene. Siamo preoccupati perchè la Campania pagherà il prezzo più alto, in termini di lavoro, di pensioni, di sanità”.

 

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