Agroalimentare: il ruolo della logistica per un settore in costante crescita

L’agroalimentare italiano è un settore trainante per l’economia nazionale e sinonimo di alta qualità in tutto il mondo.
Secondo quanto rilevato da Coldiretti, infatti, il 2023 è stato un anno record per l’export che ha raggiunto un valore di 64 miliardi di euro, registrando una crescita del 6% rispetto all’anno precedente, periodo in cui le esportazioni avevano già superato la storica soglia dei 60 miliardi di euro.
A concorrere al raggiungimento di questi risultati è innanzitutto un vero e proprio macrocosmo, di grandi aziende nonché di piccole e medie imprese, che attualmente conta 70 mila industrie alimentari, 740 mila aziende agricole, 230 mila punti vendita e più di 330 mila attività della ristorazione, impegnando complessivamente circa 4 milioni di lavoratori.
Naturalmente, il successo dell’agroalimentare Made in Italy è assicurato anche da una gestione ottimale della supply chain, vale a dire di tutte quelle attività a temperatura controllata che concorrono a preservare le caratteristiche organolettiche dei prodotti fino alla distribuzione. In questo scenario, un ruolo di primo piano è senza dubbio ricoperto dalla logistica.
Perché è importante la logistica a temperatura controllata?
La logistica agroalimentare è un settore articolato e complesso che si occupa di vari processi come l'organizzazione, la gestione e la movimentazione dei prodotti alimentari.
In questo ambito rientrano numerose attività, come l’approvvigionamento di materie prime, lo stoccaggio dei prodotti all’interno di appositi magazzini refrigerati e controllati, il rifornimento degli alimenti nei reparti per ottimizzare i flussi operativi, l’imballaggio della merce e il trasporto dei prodotti nella rete distributiva.
Ovviamente esistono diversi tipi di logistica agroalimentare, ma una delle più importanti è quella a temperatura controllata. La gestione dei prodotti deperibili deve essere eseguita nel rispetto di severe normative di legge e di elevati standard igienico-sanitari per garantire la massima sicurezza alimentare. Attraverso la catena del freddo, infatti, è possibile ottenere una perfetta conservazione dei prodotti, mantenendo ogni tipologia di merce in una specifica gamma di temperatura dallo stabilimento produttivo fino al luogo di vendita.
Nella catena del freddo i prodotti deperibili sono gestiti secondo tre principali gamme di temperature: 15/18°C per i prodotti termosensibili, 0/4°C per quelli freschi e -18/-25°C per i surgelati.
Ciò avviene grazie all’utilizzo di infrastrutture e mezzi a temperatura controllata, dai magazzini per lo stoccaggio della merce ai mezzi refrigerati per il trasporto dei prodotti finiti.
Naturalmente, è altrettanto fondamentale il completo e continuo controllo dei prodotti lungo tutta la catena distributiva, con un monitoraggio costante e a norma della merce mediante strumenti e soluzioni IT dedicate.
Una logistica a temperatura controllata efficiente e affidabile garantisce molteplici vantaggi, assicurando un valore aggiunto notevole alle imprese del mercato agroalimentare e ai consumatori. Tuttavia, al giorno d’oggi è difficile per le aziende gestire direttamente la logistica, specialmente in un comparto complesso e delicato come quello agroalimentare.
Per questo motivo molte imprese preferiscono esternalizzare la logistica, rivolgendosi a operatori altamente qualificati come STEF, azienda specializzata nella gestione a 360 gradi della supply chain agroalimentare a temperatura controllata.
Quando conviene esternalizzare la logistica agroalimentare?
L’outsourcing della logistica agroalimentare a temperatura controllata assicura diversi benefici alle imprese del settore. Questa soluzione consente di migliorare la supply chain, rendendo tutte le operazioni più efficienti senza grossi investimenti di risorse nello sviluppo di competenze e nell’acquisto e gestione delle infrastrutture.
In particolare, è possibile ottimizzare la logistica di magazzino, una delle attività più complesse e onerose da gestire nell’ambito delle procedure logistiche all’interno della catena del freddo.
Esternalizzare la logistica agroalimentare consente inoltre di ridurre i costi, evitando sprechi e investimenti non strettamente legati al proprio core business per rendere l’attività più resiliente ed economicamente sostenibile. Si possono anche creare delle importanti sinergie tra la componente tecnologica e la manodopera, usufruire di un miglioramento continuo che porta valore all’intera filiera e accedere a procedure migliori in termini di sicurezza, salute dei lavoratori e sostenibilità ambientale.
Attraverso l’outsourcing logistico è possibile beneficiare di un’elevata flessibilità, scegliendo quali processi esternalizzare o affidando ad aziende specializzate tutta la logistica agroalimentare a temperatura controllata.
Lo scopo, infatti, è individuare un modello che si adatti perfettamente alle esigenze di ogni impresa, per garantire il supporto di procedure logistiche ottimizzate, controllate e di qualità in grado di favorire lo sviluppo del business, assicurare la piena conformità delle procedure e garantire la sicurezza dei consumatori.