Lagarde: eurozona quasi in stallo a inizio 2023 e II trimestre debole
Roma, 5 giu. (askanews) - L'economia dell'eurozona è quasi finita in stallo a inizio 2023. L'attività risulta sostenuta dai cali dei prezzi dell'energia e dall'attenuazione delle strozzature nelle catene di approvvigionamento globali, mentre le politiche economiche continuano a erogare sostegno e imprese e famiglie. Lo rileva la presidente della Bce, Christine Lagarde nelle sue dichiarazioni introduttive alla audizione trimestrale al Parlamento europeo.
Gli indicatori sul clima di fiducia di imprese e famiglie puntano a un livello di attività debole nel secondo trimestre e "vediamo una divergenza tra i settori dell'economia", ha proseguito. Il manifatturiero continua a lavorare sullo smaltimento degli ordini accumulati "ma le sue prospettive stanno peggiorando". Intanto i servizi restano resilienti, in particolare a seguito delle riaperture dopo le restrizioni imposte a motivo del Covid.Lagarde ha ribadito che con l'attenuarsi della crisi sui prezzi energetici i governi dovrebbero ritirare le misure di supporto, per evitare di alimentare pressioni sui prezzi nel medio termine che imporrebbero alla Bce un maggiore inasprimento monetario.