Lagarde apre a aumenti tassi in sequenza: a luglio e settembre

Lagarde apre a aumenti tassi in sequenza: a luglio e settembre
di Askanews

Roma, 23 mag. (askanews) - Non solo via libera ad un rialzo dei tassi a luglio, ma anche a un secondo aumento già a settembre, con cui la Bce metterà fine ai tassi di interesse negativi. E' la linea indicata dalla presidente Christine Lagarde in un articolo pubblicato sul portale dell'istituzione.Cita i rischi su inflazione e crescita economica, esacerbati da guerra in Ucraina e sanzioni contro la Russia. A fronte di questo quadro "mi attendo che gli acquisti netti di titoli della Bce finiscano nella primissima fase del terzo trimestre. Questo - ribadisce Lagarde - ci consentirebbe un aumento dei tassi alla nostra riunione di luglio, in linea con la foward guidance", ossia le indicazioni di prospettiva fornite dalla stessa istituzione sulla politica monetaria futura.

Ma poi aggiunge: "sulla base delle prospettive attuali è probabile che ci troviamo nella posizione di uscire dai tassi di interesse negativi per la fine del terzo trimestre". In pratica significa due aumenti dei tassi in sequenza. Si terranno infatti riunioni operative monetarie del Consiglio direttivo il 21 luglio e l'8 settembre. E due rialzi da 25 punti base cosnentirebbero di riportare a zero i tassi sui depositi che le banche commerciali parcheggiano presso la stessa Bce, che attualmente sono al meno 0,50%.Lagarde ribadisce che la Bce punta a una "normalizzazione" della sua politica monetaria, senza spingersi a darle una connotazione restrittiva. Ma anche qui, poi aggiunge che "la portata complessiva dell'aggiustamento non può essere determinata ex ante".E che se l'economia dell'area euro "dovesse risultare surriscaldarsi a riflesso di uno shock positivo della domanda, avrebbe senso alzare in sequenza i tassi di interesse al di sopra del livello di neutralità. Questo assicurerebbe che la domanda ritorni in linea con l'offerta e che si attenuino le pressioni inflazionistiche".Infine, la presidente ha anche ricordato che al momento il quadro viene complicato da uno shock dal lato dell'offerta e che in questa situazione mantengono validità le argomentazioni a favore di gradualismo, opzionalità e flessibilità della politica monetaria Bce.