Dimissioni di Tavares, Stellantis scivola in Borsa e cede l'8,77%. Gli analisti: "Passo indietro inatteso e negativo"
Il prezzo per azione è di 11,43, il minimo dal luglio 2022. Gli ultimi mesi sono stati segnati da un calo delle vendite in Italia e in Europa: a ottobre il 16,7% in meno rispetto allo stesso mese del 2023
Le dimissioni del Ceo di Stellantis, Carlos Tavares affondano il tidolo di Stellantis. Dopo un prolungamento dell'asta di pre-apertura Stellantis segna un calo del il 7% a 11,65 euro. Dato negativo che evolve nella prima mezz'ora di scambi fino all'8,77% a 11,43 euro, toccando il minimo dal luglio del 2022.
L'antefatto sono le divergenze con il resto del consiglio di amministrazione del gruppo che hanno portato al passo indietro con effetto immediato. Al suo posto si è insediato un comitato esecutivo guidato dal presidente John Elkann, che ha il compito di designare il successore di Tavares entro la metà del 2025. Si apre insomma una fase di incertezza.
La crisi dell'automotive e il calo delle vendite di Stellantis
Gli ultimi mesi per Stellantis sono stati contrassegnati da un calo delle vendite in Italia e in Europa. Oggi si conosceranno i dati delle immatricolazioni nel mese di novembre nel mercato italiano. In Europa gli ultimi dati disponibili sono quelli relativi al mese di ottobre quando il gruppo ha venduto 150.346 auto, il 16,7% in meno dello stesso mese del 2023, con una quota di mercato del 14,4% contro il 17,4% di un anno fa. Da inizio anno le immatricolazioni sono 1.700.846 vetture, con un calo del 7,1% e una quota di mercato che passa dal 17,1 al 15,7%.
Nel mese di ottobre in Italia il gruppo ha immatricolato 31.924 auto, in calo del 27,8% rispetto allo stesso mese del 2023. La quota di mercato è scesa dal 31,7% al 25,2%. Nei primi dieci mesi 2024 Stellantis ha venduto in Italia 397.232 vetture, l'8% in meno dell'analogo periodo dell'anno scorso con la quota di mercato pari al 29,9% contro il 32,8%.
Analisti: dimissioni di Tavares inattese e negative
la reazione di Borsa all'uscita di scena di Tavares dal gruppo Stellantis viene interprestata dagli analisti come un nevento "molto negativo e del tutto inaspettato". In particolare a usare queste parole è l'analista di Banca Akros che spiega così la reazione del mercato. Se è chiaro che Tavares abbia commesso errori nella gestione del mercato statunitense la domanda che circola è se le azioni correttive messe in campo dall'ormai ex ceo di Stellantis potesse dare almeno qualcuno dei risultati sperati in un contesto il cui la comunità finanziaria si fidava ancora di lui e della sua capacità di gestire l'attuale situazione "difficile e specifica dell'azienda". Dato che Tavares è stato il protagonista della fusione tra Fca e Psa e della nascita di Stellantis a quattro anni di distanza "le sue dimissioni hanno chiaramente un'importanza simbolica con con conseguenze difficilmente prevedibili e stimabili", sottolinea Banca Akros.
Per Morgan Stanley c'è da chiedersi se l'uscita di scena possa preannunciare una nuova direzione strategica, creando incertezza per gli investitori fino alla nomina di un nuovo amministratore delegato.
Secondo Jefferies la notizia non è del tutto una sorpresa ma lascia l'azienda senza un ceo in un momento in cui è necessario prendere una serie di "decisioni critiche". Tavares era pronto a dare un contributo per risollevare i risultati prima della sua uscita dal 2026 ma è probabile che il consiglio di amministrazione abbia disapprovato le sue proposte o il suo stile di gestione, conclude l'analista.
L'uscita di un ceo e di un cfo in un periodo così breve non ha precedenti, rileva Jp Morgan, e rappresenta una "sfida" per gli investitori. Per quanto John Elkann abbia una buona esperienza in diversi gruppi industriali, il che fornisce una "solida base" per il momento, è improbabile prevedere un miglioramento significativo degli utili nel 2025, fino a quando la squadra al vertice non verrà ripristinata.