Bonus sulla casa e sospensione degli adempimenti fiscali: le novità allo studio per il decreto di Pasqua
Si parla inoltre di moratoria sulle sanzioni per i versamenti tardivi e di apertura dei cantieri per 25 opere prioritarie. C'è il rinnovo dei fondi per la Cig e l'estensione del bonus affitti ad alberghi, studi e capannoni
In una intervista sul Fatto Quotidiano, in cui chiarisce che la stretta per ora non si allenta, il premier Giuseppe Conte annuncia un decreto per le imprese, da portare in Cdm in settimana, e una sorta di manovra economica da varare entro Pasqua. "Ieri abbiamo concordato di stralciare le misure per assicurare liquidità soprattutto alle imprese, come ha anticipato il ministro Gualtieri", spiega. Per questo "stiamo preparando un apposito decreto, e spero di riuscire a portarlo già in Consiglio dei ministri venerdì proprio per consentire alle imprese un più agevole accesso ai finanziamenti delle banche, fino a 200 milioni di euro, con la garanzia di Stato. Poi - aggiunge - vareremo, mi piacerebbe prima di Pasqua, una sorta di manovra di nuove misure economiche di importi molto rilevanti".
Il Decreto pasquale
Stando a quanto si dice sono molti i filoni che il prossimo decreto pasquale avrebbe in serbo di toccare. Si parla di indennizzi per le aziende chiuse per coronavirus, di rinnovo dei fondi per la Cig, del sussidio di emergenza a favore di autonomi e poveri non coperti dal reddito di cittadinanza, di ulteriore sospensione dei pagamenti e adempimenti fiscali a partire dagli avvisi bonari, e di aiuti per la liquidità delle imprese probabilmente col coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti (da verificare a questo punto cosa ci sarà nel decreto-stralcio).
Secondo il Sole 24 Ore ci potrebbe essere anche un bonus affitti da estendere agli immobili ad uso non abitativo, quindi anche per alberghi, capannoni e studi professionali. A questo potrebbe affiancarsi una moratoria sulle locazioni di bar, ristoranti e pizzerie.
Le misure probabili
Ma vediamo più nello specifico quali potrebbero essere, stando al quotidiano economico, le misure del decreto previsto per il periodo pasquale e tese a dare sostegno alle famiglie, ai lavoratori (dipendenti e autonomi) e alle imprese.
Non dovrebbero mancare a questo scopo la proroga della Cassa Integrazione in deroga, il reddito di emergenza e un intervento per i lavoratori in nero. Tema sul quale i tecnici del ministero starebbero spingendo per condizionare i sussidi all’integrazione nel lavoro regolare. Anche se il vice ministro all’Economia Antonio Misiani ha spiegato che “in una condizione di emergenza nazionale, in cui c’è un’epidemia e chiediamo alle famiglie di rimanere a casa, dobbiamo prevedere un sostegno il più universalistico possibile”.
Il bonus per le partite Iva
Per le partite Iva resta la possibilità di chiedere il bonus da 600 euro che potrebbero salire a 800 euro, magari con “un minimo di selettività in più”, come ha detto Misiani.
Imu e Tasi
Il governo starebbe riflettendo anche sulla possibilità di congelare il pagamento dell’Imu e della Tasi di aprile e maggio, prevedendo per i Comuni più in difficoltà l’intervento di un fondo apposito con azioni di sostegno mirate.
Prima casa
Dovrebbe scattare il cosiddetto bonus, ovvero il blocco dei due requisiti temporali legati alle agevolazioni fiscali per chi acquisti la prima casa. Quindi i 18 mesi per il cambio di residenza da un comune a un altro, oppure i 12 mesi concessi dal fisco per non perdere le agevolazioni Iva e di registro in caso di vendita e riacquisto dell’immobile.
Credito al consumo
E’ presumibile che col prossimo decreto si introduca una norma di garanzia o moratoria dei ratei per i risparmiatori/consumatori che hanno fatto ricorso a forme di credito al consumo (compresa la cessione del quinto dello stipendio o della pensione).
Sospensione adempimenti
Di sicuro- stando a quanto anticipato – verrà rafforzata la sospensione degli adempimenti e versamenti fiscali. Oltre alla estensione delle scadenze di aprile e maggio (compresa l’Iva trimestrale) potrebbe essere inclusa la sospensione degli avvisi bonari. Ciò è indispensabile per sanare conseguenze paradossali del Cura Italia, come quella del debitore a cui vengono sospese le cartelle di pagamento, mentre chi ha ricevuto un avviso bonario, e quindi prima dell’accertamento, viene chiamato a pagare.
Ritardi riguardo ai versamenti
Dovrebbe essere introdotta una moratoria sulle sanzioni. Per quanto riguarda invece l’invio e consegna delle certificazioni uniche dei redditi (i termini sono scaduti il 31 marzo) si potrebbe evitare il sanzionamento con una norma che renda applicabile la causa di forza maggiore.
Bonus affitti per attività commerciali, d’impresa e professionali
Allo stato attuale viene riconosciuto un credito d’imposta del 60% soltanto a botteghe e negozi (C1). Si parlerebbe ora di estendere la possibilità agli immobili ad uso non abitativo del settore turismo (per esempio gli alberghi) ma anche ai capannoni delle imprese, agli studi professionali e ai casi di affitti d’azienda.
Il via ai cantieri
La cosa è ritenuta indispensabile anche dalle opposizioni. A questo proposito potrebbe avere un senso ripescare la norma per la nomina di una decina di commissari per far decollare i cantieri delle 25 opere ritenute prioritarie. Si discute se concedere o meno a tali commissari gli stessi poteri adottati per la realizzazione del ponte di Genova o agire diversamente, magari tramite una deroga allo Sblocca cantieri.