Benefici del Cura Italia: dal bonus baby-sitter ai congedi, dai documenti scaduti alla legge 104. Cosa fare per goderne
Il decreto prevede agevolazioni per sostenere l’economia e le famiglie. Misure per i figli e per la cura di disabili e anziani, ma anche per il pagamento delle cartelle rottamate o dei mutui, per il caso dei documenti scaduti e del rimborso dei biglietti per gli spettacoli cancellati. Ecco le disposizioni e cosa fare per goderne
Il decreto “Cura Italia” contiene ulteriori misure straordinarie di sostegno, rese necessarie dall’epidemia di Coronavirus, e fa seguito all’altro decreto del 2 marzo. Con i suoi provvedimenti il governo cerca di dare una risposta adeguata ai tanti problemi posti all’economia e alle famiglie italiane dal Covid19. Ci sono previsioni che investono la vita di tutti i giorni. Riguardano per esempio i bonus baby-sitter, i congedi per la cura dei figli, i contributi previdenziali ma anche il come comportarci riguardo a problematiche spicciole come i documenti di identità scaduti o i biglietti per gli spettacoli non più utilizzabili. Cosa si deve fare allora, da un punto di vista pratico, in questi casi?
Ecco alcune informazioni per godere delle previsioni del decreto.
Agevolazioni per i figli
E' previsto in primo luogo il congedo parentale per 15 giorni. Bisogna però tener presente che se ne potrà godere solo se l’altro genitore non ha nel contempo ottenuto qualche forma di sostegno al reddito. I congedi sono cumulativi, frazionabili e da fruire non contemporaneamente fra i due genitori che lavorano. Comportano il 50% della retribuzione. Sono applicabili per tutti i dipendenti e i genitori lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata Inps. Spettano solo fino ai 12 anni di età del bambino oppure, a prescindere dall’età, in caso di un figlio con disabilità.
Il congedo speciale in caso di figli tra 12 e 16 anni sarà invece non retribuito. In ogni caso vige il divieto di licenziamento e il diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Baby-sitting
In alternativa, il dipendente privato con figli minori così come il lavoratore autonomo, possono puntare al bonus di 600 euro per i servizi di baby-sitting. Bisogna presentare la domanda all’Inps per ricevere la cifra sul “libretto famiglia”.
Anche il voucher – è bene ricordarlo - spetta ai genitori con figli fino al 12 anni.
Gli appartenenti al personale sanitario, ovvero medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori, possono fruire di un bonus baby sitter maggiorato (1000 euro). Questi devono “presentare domanda tramite i canali telematici dell’Inps indicando la prestazione di cui si intende usufruire e il numero di giorni di indennità”. Va precisato inoltre “l’importo del bonus che si intende utilizzare e che non può superare - come si diceva - i 1.000 euro”.
Nel caso di dipendente pubblico va tenuto presente invece che “l’erogazione dell’indennità, nonché l’indicazione delle modalità di fruizione del congedo sono a cura dell’amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro”.
Legge 104
Vengono ampliati per i mesi di marzo e aprile 2020 i permessi lavorativi previsti dall’articolo 33 della legge 104 del ’92. “Il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, è incrementato di ulteriori complessive 12 giornate usufruibili nei mesi di marzo e aprile 2020", al posto dei tre giorni al mese previsti normalmente.
Premio di 100 euro nel cedolino
Un premio particolare di 100 euro è previsto per chi a marzo continua a recarsi al lavoro in sede. Si tratta di un premio esentasse per i lavoratori dipendenti pubblici e privati con reddito entro i 40mila euro l’anno, nella busta paga di aprile o col conguaglio.
Cartelle e pignoramenti
Come si ricorderà è stato sancito il blocco della riscossione fino al 31 maggio 2020. Quindi, fino a tale data, non ci saranno cartelle e pignoramenti. In sostanza chi era tenuto al versamento entro il 31 marzo potrà legittimamente procrastinarlo di due mesi.
Rottamazione ter
La stessa misura vale per coloro che non hanno versato la rata della Rottamazione ter in scadenza al 29 febbraio. Anche loro potranno provvedervi entro il 31 maggio.
Entrate tributarie e non
Il cittadino tenuto a pagare “entrate tributarie e non tributarie” potrà farlo dopo il 31 maggio 2020. Viene specificato che il versamento è da fare “in unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione”.
Versamenti datori lavoro domestico
Per i “contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico” è stata decisa la sospensione fino al 31 maggio 2020. Bisognerà provvedervi “entro il 10 giugno 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi”.
Sospensione pagamenti mutui
Dovrebbe essere possibile anche la sospensione fino a 18 mesi (si aspetta il testo definitivo del decreto per la conferma) delle rate del mutuo prima casa per chi perde il lavoro e percepisce gli ammortizzatori sociali a causa del Coronavirus. Il beneficio dovrebbe essere possibile sia per i dipendenti quanto per gli autonomi, senza soglie ISEE. Riguardo agli autonomi o liberi professionisti dovrebbe bastare l’autocertificazione del calo di fatturato superiore ad un terzo per l’emergenza sanitaria.
Bonus di 600 euro per gli autonomi
E’ previsto un bonus di 600 euro per tutti i lavoratori autonomi, i professionisti, i titolari di Partita Iva, lavoratori stagionali, agricoli, dello spettacolo e del turismo.
Potranno beneficiarne i lavoratori attivi al 23 febbraio 2020. Si tratta dei titolari di P. Iva, dei lavoratori autonomi o stagionali e dei lavoratori titolari di rapporti co.co.co. iscritti alla gestione separata. Questi ultimi, non dovranno essere titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Secondo quanto previsto, il bonus verrà erogato direttamente dall’Inps. Quindi chi è in possesso dei requisiti potrà inoltrare la domanda all’Istituto di Previdenza Sociale. L’indennità sarà versata come una tantum e non contribuirà alla determinazione del reddito.
Documenti di identità
Può accadere che in questo periodo scadano i documenti di riconoscimento e identità. La prima cosa da sapere è che questi possono essere utilizzati, ancorché scaduti, fino al 31 agosto 2020 dentro il territorio nazionale. Non potranno invece essere utilizzati per recarsi in altri Paesi della Ue. In quel caso varrà la data di scadenza riportata sul documento. Se è possibile si dovrà casomai utilizzare il passaporto.
Consegna di pacchi e raccomandate
La novità riguarda la procedura di consegna che i postini utilizzeranno. Potranno infatti consegnare “raccomandate e pacchi dopo aver accertato la presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro, senza raccoglierne la firma con successiva immissione dell’invio nella cassetta della corrispondenza dell’abitazione, dell’ufficio o dell’azienda”.
I biglietti per spettacoli e musei
Chi aveva acquistato biglietti per “spettacoli, musei, cinema e teatri” senza averne potuto godere a causa della chiusura disposta dal governo può presentare “istanza di rimborso al venditore entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”. E’ necessario allegare ovviamente il titolo di acquisto.
Entro 30 giorni dall’istanza il venditore dovrebbe provvedere a emettere un voucher pari all’importo del titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione.
Si tratta di un provvedimento simile a quello per i biglietti di viaggio e i pacchetti turistici, per i quali è previsto (decreto del 2 marzo) che gli organizzatori offrano ai clienti “un altro pacchetto, il rimborso entro 14 giorni o un voucher". Anche in questo caso da utilizzare entro un anno dall’annullamento del viaggio.