Wall Street in ripresa: l'analisi di Mercati24
Il mercato azionario statunitense ha mostrato dei timidi segnali di ripresa in questi ultimi giorni; tuttavia, le performance di Wall Street rimangono particolarmente negative nel 2022. Anche le prospettive sono tutt’altro che positive per la Borsa di New York, nonostante alcuni titoli stiano performando meglio della media.
Dall’inizio dell’anno lo S&P 500 ha perso oltre il 18%, mentre la contrazione del Nasdaq 100 ha superato il 28% da gennaio ad oggi. Più contenuta la discesa del Dow Jones, con un calo di appena il 13% in questa prima parte del 2022. Giornate come quella di lunedì, però, con rialzi vicini al 2% per tutti i principali listini azionari USA, potrebbero indicare un possibile cambio di rotta all’orizzonte.
Eppure, i fattori di rischio e incertezza sono molteplici, tra cui l’iperinflazione diffusa, il progressivo rialzo dei tassi USA e la guerra in Ucraina. Sebbene gli Stati Uniti non siano colpiti direttamente dal caro energia legato al conflitto tra Russia e Ucraina, gli effetti sulle economie dei paesi europei potrebbero attingere indirettamente anche gli USA, considerando che molte aziende statunitense l’Europa è il secondo mercato di riferimento dopo quello interno.
Quali sono le prospettive per il mercato azionario statunitense?
Secondo quanto riportato su Mercati24, portale online d’informazione su investimenti, economia e finanza, gli investitori in questo momento sono alle prese con una situazione complessa e incerta. A preoccupare maggiormente è il balzo considerevole dell’inflazione nei paesi UE e negli Stati Uniti, un problema che rischia di ridurre significativamente i consumi e compromettere la crescita economica post-covid.
D’altronde, secondo gli esperti di Morgan Stanley i consumatori stanno aumentando gli acquisti di servizi e diminuendo quelli di beni, un cambio di abitudini che potrebbe assottigliare i margini di guadagno delle imprese. Anche il Fondo Monetario Internazionale prevede un forte rischio recessione per alcuni paesi, nonostante non ritenga probabile il verificarsi di una condizione di recessione globalizzata, con la Federal Reserve che vede un calo dell’economia USA nel 2022 ma comunque in crescita.
Bisogna comunque tenere conto delle prestazioni record dell’azionario USA nel 2021, con lo S&P 500 che dopo il crollo di marzo 2020 causa Covid-19 ha registrato un rialzo di quasi il 107% fino a gennaio 2022, sostenuto dalla politica monetaria espansiva della FED e dal piano vaccinale statunitense. Ed è proprio la FED l’incognita principale nel contesto odierno, con molti gestori che ritengono plausibile che l’aumento dei tassi non si fermerà a meno che Wall Street registri un calo del 30%.
Per il momento è difficile stabilire quali siano le prospettive per l’azionario statunitense, tuttavia tra gli aspetti da monitorare ci sono senz’altro le prossime mosse della FED, le performance economiche dei paesi UE in relazione alla guerra russo-ucraina e l’inflazione. Secondo gli esperti di Mercati24, qualora la Borsa di New York dovesse accelerare la discesa la Federal Reserve potrebbe anche decidere di cambiare strategia, tuttavia per il momento è preferibile adottare un atteggiamento prudente e un approccio difensivo.
Aumenta la volatilità sui mercati con il rally dell’indice VIX: è ora di puntare sul breve termine?
Dopo un paio d’anni di volatilità ai minimi storici, dall’inizio dell’anno l’indice VIX ha registrato un incremento di quasi l’80%, portandosi dal 16,60% di gennaio 2022 a quasi il 30%. Ovviamente, tale valore percentuale rimane lontano da quello rilevato durante la crisi del 2008-2009, quando il VIX arrivò a quasi l’80%, oppure al 66% toccato a marzo 2020 in occasione dello scoppio dell’emergenza sanitaria per il SARS-CoV-2, eppure la volatilità è tornata con forza sul mercato azionario statunitense.
Per comprendere questo rialzo basta osservare le prestazioni di alcuni titoli simbolo del boom azionario USA degli ultimi 2 anni, infatti dall’inizio del 2022 le azioni Apple hanno perso quasi il 24%, il titolo Amazon oltre il 37% e Meta ha ceduto più del 47%. Male anche l’avvio d’anno dei bancari USA, con Morgan Stanley che cede nel 2022 il 19%, JP Morgan che perde il 23%, Bank of America è in contrazione di quasi il 24% e il titolo Blackrock ha perso più del 33% del suo valore negli ultimi 5 mesi.
Dalle analisi proposte sul sito specializzato Mercati24.com, emerge come l’alta volatilità dei mercati abbia riacceso l’interesse verso la speculazione finanziaria, in particolare per il trading online e le operazioni di short selling di breve termine. Si tratta di un modo per proteggere il capitale e sfruttare le dinamiche attuali del mercato azionario, ad ogni modo è importante muoversi con attenzione e rispettare sempre la propria strategia d’investimento, per operare con la giusta consapevolezza dei rischi che stanno caratterizzando il mercato finanziario in questo periodo.