[La storia] Un fondo indiano potrebbe salvare Pernigotti, ma i turchi non vogliono cedere il marchio
Non c’è pace per l’azienda dolciaria di Novi Ligure. Ancora incertezza sul futuro di oltre 100 dipendenti
Novità importante per i lavoratori Pernigotti dello stabilimento di Novi Ligure, chiuso lo scorso autunno dopo 158 anni di attività: un fondo indiano, basato in Svizzera, sarebbe pronto a rilevare il 51% della società ora in mano ai fratelli turchi Toksoz. La manifestazione di interesse ha fatto seguito a quella della cremonese Sperlari.
A Novi Ligure la produzione per l'Europa e l'America
L’operazione del fondo indiano con base a Zurigo (di cui fanno parte ben 1200 aziende) consentirebbe di salvare le attività dello stabilimento italiano. A Novi Ligure infatti continuerebbe la produzione destinata all’Europa e al mercato americano. In Turchia invece ci sarebbe quella destinata al mercato asiatico.
I turchi vogliono tenersi il marchio
Secondo le indiscrezioni di stampa i rappresentanti del fondo indiano avrebbero già incontrato più di una volta quelli della proprietà turca e avrebbero anche visitato lo stabilimento. La trattativa procede ma è ancora presto per dire se giungerà a buon fine. Il motivo è semplice: i fratelli Toksoz più volte hanno dichiarato di voler cedere lo stabilimento e la produzione a terzi ma non il marchio.
L'intervento a gamba tesa di Di Maio
Prospettiva che già dallo scorso autunno ha fatto scendere in campo il governo italiano. "Non è accettabile che si venga in Italia, si prenda un'azienda come la Pernigotti, si acquisisca il marchio, si cambino 5 manager in 5 anni e poi si dica: scusate le cose non vanno bene ci teniamo il marchio e molliamo la gente" ha dichiarato il ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio, prima di annunciare il varo di un legge che punta a tutelare i marchi italiani al loro territorio.
Destino dei lavoratori di Novi Ligure appeso a un filo
In attesa che giunga a compimento la nuova norma sulla tutela del made in Italy continua però a giocarsi la partita attorno al marchio Pernigotti. Match dal cui esito dipende il futuro di oltre 100 lavoratori. La speranza è che prevalga il buon senso e che si giunga ad una soluzione che possa accontentare tutti gli interessi in gioco, compreso quelli dei lavoratori di Novi Ligure