[Il caso] Le case farmaceutiche accusano il governo: ci snobba. A rischio miliardi di investimento
Il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro della Sanità Giulia Grillo non si sono presentati ad un evento organizzato dallo IAPG che rappresenta le aziende farmaceutiche italiane a capitale americano
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In un Paese alle prese con seri problemi di crescita economica fa scalpore l'attacco al governo arrivato da importanti esponenti dell’industria farmaceutica, che lamentano mancanza di attenzione nei loro confronti. E questo nonostante il settore rappresenti uno dei motori dell’economia italiana con ben 32 miliardi di produzione, di cui l’80% destinato all’export. Numeri che ci collocano al primo posto in Europa.
Le aziende farmaceutiche americane
A reclamare maggiore interesse da parte dell’esecutivo sono state in particolare le aziende farmaceutiche americane presenti nel nostro Paese. Ovvero le aziende del comparto italiane ma a capitale statunitense. Complessivamente hanno un fatturato di 8,1 miliardi di euro, impiegano 13 mila dipendenti, che diventano 26 mila con l’indotto, e che negli ultimi 5 anni hanno speso 2 miliardi in ricerca e sviluppo. Complessivamente si tratta di 16 aziende rappresentate dallo IAPG (Italian American Pharmaceutical Group) presieduto da Fabrizio Greco. “Le nostre aziende – ha spiegato – vogliono confermare e rafforzare la loro presenza in Italia” ma “per consentire questa crescita occorre aprire un dialogo costruttivo con le istituzioni”.
L'incontro snobbato da Di Maio e Giulia Grillo
Le questioni sul tappeto sono diverse e vanno dalle condizioni di accesso alle terapie innovative alla tutela brevettuale. Per affrontarle lo IAPG, assieme all’ambasciata Usa e all’American Chamber of Commerce, ha organizzato un evento intitolato “Valorizzare la ricerca, investire nella vita”. All’incontro avrebbero dovuto partecipare alcuni big dell’esecutivo. Il vicepremier Luigi Di Maio avrebbe dovuto aprire i lavori, mentre il ministro della Sanità, Giulia Grillo, avrebbe dovuto chiuderli. Entrambi non si sono presentati ed hanno mandato i loro collaboratori. Fatto che ovviamente non è piaciuto allo IAPG e agli altri rappresentanti americani.
Oltre mille miliardi di investimento
Il tema è delicato perché le aziende farmaceutiche americane sono le più importanti del mondo. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, “nei prossimi 6 anni il settore a livello mondiale prevede di investire oltre mille miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, metà dei quali arriveranno dagli Stati Uniti”. Il rischio per l’Italia è perdere una opportunità enorme. La crisi della nostra economia e la fame di lavoro di milioni di italiani non ci consentono di non ascoltare le richieste di chi è pronto ad investire miliari di euro nel nostro Paese.