[Il punto] Il giro di vite dei comuni: ecco dove aumenteranno le tasse locali
Il via libera del governo inserito nella legge di Bilancio di fine anno ha fatto scattare, dopo tre anni di tregua, la corsa agli aumenti nelle città che non avevano già raggiunto i tetti massimi
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"Con noi al governo le tasse non aumenteranno mai” hanno promesso più volte Matteo Salvini e Luigi Di Maio in campagna elettorale e dopo la formazione del primo esecutivo gialloverde della storia. Purtroppo per una parte degli italiani già a breve non sarà così. Per tutti gli altri si aspetta l’inizio dell’anno prossimo, per vedere se si riusciranno a trovare gli oltre 23 miliardi necessari per sterilizzare la stangata sull’IVA, prevista come clausola di salvaguardia.

Aumenti deliberati entro lo scorso 21 marzo
Il primo giro di vite fiscale arriverà a livello comunale come conseguenza del via libera inserito nella Manovra di fine anno ad un aumento della fiscalità locale, dopo tre anni di tregua. Le amministrazioni che non avevano già raggiunto i tetti/aliquote massime hanno deliberato i nuovi rincari entro la scadenza dello scorso 21 marzo.
I dati del Sole 24 Ore
Il Sole 24 Ore ha fatto una ricognizione sulle decisioni prese negli 85 capoluoghi italiani. Dall’indagine è emerso che “l’Imu crescerà in quasi una città su dieci (9,4% dei casi) e l’addizionale Irpef nel 7,3% dei casi”. Numeri solo apparentemente bassi dato che la parte alta della forbice delle aliquote era stata già raggiunta nella maggioranza dei capoluoghi, assetati da tempo di risorse finanziarie dopo anni di tagli ai trasferimenti alle amministrazioni locali.
Le città dove scatteranno i rincari
Per quanto riguarda le città che aumenteranno l’Imu, Il Sole 24 Ore ha inserito nell’elenco Pordenone, La Spezia e Torino. Con riferimento invece all’altro grande tributo locale, l’addizionale Irpef, subiranno un giro di vite i cittadini di Barletta, Mantova, Rimini e Trapani. Tra i nomi in lista spicca ovviamente quello del capoluogo piemontese, guidato, come noto, dalla sindaca pentastellata Chiara Appendino. La conferma che di fronte all'opportunità di usare la leva fiscale le differenze di colore tra i vari sindaci sfumano.
