Von der Leyen: non intendo lavorare con gli "amici di Putin"
Roma, 21 feb. (askanews) - Due giorni dopo aver annunciato che si ricandida alla presidenza della Commissione europea, Ursula von der Leyen mette dei chiari paletti sulle possibili future alleanze nel Parlamento europeo dei suoi Popolari. In conferenza stampa accanto al presidente del Partito Popolare europeo, Manfred Weber, von der Leyen ha escluso la possibilità di un'alleanza con gli "amici di Putin" e con gli "euroscettici"."Ogni elezione europea porta con sé un cambiamento nella composizione dei partiti politici e dei vari gruppi politici. Quindi il contenuto conta, e quelli che difendono la democrazia contro gli euroscettici, e quelli che difendono i nostri valori contro gli amici di Putin, ecco sono quelli con cui voglio lavorare e so di poter lavorare".
Una frase importante anche per l'Italia. i conservatori del Partito Popolare non vogliono una riedizione della "maggioranza Ursula" con i socialisti. Vorrebbero essere liberi di allearsi di volta in volta con socialisti e liberali ma anche con la destra a seconda dei dossier.A destra dei Popolari, Giorgia Meloni siede nel gruppo ERC, Conservatori e Riformisti europei, un gruppo che potrebbe accogliere a breve anche l'amico premier ungherese Viktor Orban, fuoriuscito dai Popolari. Poi c'è l'estrema destra del gruppo Identità e Democrazia, dove siedono fra gli altri la Lega di Matteo Salvini, la destra francese di Marine Le Pen, e soprattutto un partito apertamente neonazista come il tedesco AfD, Alternative fur Deutschland. Le Pen e AfD sono anche troppo vicine alla Russia di Vladimir Putin, inclusi anche finanziamenti ricevuti, mentre la linea della Meloni premier è fortemente atlantista.I molti incontri fra Meloni e Von der Leyen degli ultimi mesi e in particolare la linea comune sul dossier migrazioni lasciano pensare che la premier italiana abbia già un accordo con von der Leyen, ma il suo alleato di governo Matteo Salvini per ora resta affiancato agli "indesiderabili".