Alluvione E. Romagna, von der Leyen: "Il disastro mi ha spezzato il cuore". Meloni: "Dobbiamo trovare i fondi"
La premier: "Dopo la conta dei danni chiederemo l'accesso al Fondo di solidarietà Ue". La presidente Ue: "Possibile anche l'accesso al Fondo di coesione"
"Il sostegno dell'Unione può essere in questa fase molto importante: noi nelle prossime settimane, fatta la stima complessiva dei danni dell'alluvione faremo la richiesta dell'attivazione del fondo di soldiarietà, cui purtroppo l'Italia ha già dovuto accedere altre volte". Così la premier Giorgia Meloni a Bologna, dopo aver sorvolato le aree alluvionate con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. "Credo che sia stato importante che von der Leyen vedesse coi suoi occhi l'estensione del problema e i problemi multiformi perché avremo bisogno di un occhio di riguardo su questa regione, sugli altri fondi, dai fondi di coesione in poi, penso al tema agricolo".
"Grazie per avermi ospitato. E' stato duro, mi ha spezzato il cuore vedere il fango, queste cicatrici profonde lasciate dalle valanghe. Importante avere quiesta visione dall'altro della devastazione". E' quanto ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Bologna, dopo aver sorvolato le aree alluvionate. "Sono qui per mandare un messaggio molto chiaro: l'Europa è con voi", ha proseguito. Nei confronti dell'emergenza c'è "un approccio strutturato. Può essere utilizzato - ha osservato in un altro passaggio - il fondo di coesione. Se guardiamo al piano Next generation Ue ci sono 6 miliardi per la prevenzione, c'è un approccio strutturale e tutte queste e altre risorse a cui possiamo attingere".
Anche venerdì allerta rossa
Anche venerdì 26 maggio vede confermata l'allerta rossa di Arpae e Protezione civile nelle zone colpite dall'alluvione in Emilia-Romagna. La pianura bolognese, la costa e la pianura romagnola saranno interessate da possibili eventi avversi. Per domani non sono previste piogge, ma i temporali attesi per il pomeriggio di oggi sulla dorsale appenninica potranno determinare incrementi rapidi dei livelli dei corsi d'acqua con propagazione e interessamento dei tratti arginati di pianura nelle prime ore della mattina di domani, venerdì 26 maggio. Nelle zone montane e collinari centro-orientali della regione rimangono ancora condizioni di saturazione dei suoli favorevoli allo sviluppo di frane.
Agricoltura in ginocchio
Intanto si fanno i primi bilanci dell'alluvione. E da quanto emerge il settore più compromesso è quello dell'agricoltura, con il 42% della superficie agricola utilizzata (Sau), colpito dagli eventi alluvionali. Una prima ricognizione della situazione presenta un quadro preoccupante per quanto riguarda il tessuto socio-economico legato all'agricoltura e all'agroalimentare dell'Emilia-Romagna.
Le aziende agricole presenti sul territorio coinvolto sono quasi 21mila, il 49% dell'intera regione, oltre il 29% è presente nei comuni con allagamenti e il 19% in quelli con frane. Gli addetti in agricoltura, caccia e pesca che operano in comuni colpiti da almeno un evento sono oltre 41mila e rappresentano il 55% degli addetti del settore nell'intera regione. Sono prevalentemente occupati in coltivazioni agricole e produzioni animali, attivi in zone interessate da allagamenti.