Svolta nell'omicidio di Vittorio Boiocchi: sei arresti, tra cui l'ex capo ultrà Beretta. "Ha commissionato lui il delitto per 50mila euro"
Determinante per la svolta nelle indagini è stata la collaborazione di Andrea Beretta, che in diversi interrogatori ha ammesso di essere il mandante dell’omicidio

Una svolta decisiva nelle indagini sull’omicidio di Vittorio Boiocchi, storico capo della Curva Nord dell’Inter, assassinato a Milano il 29 ottobre 2022 con colpi di pistola esplosi da due killer in moto davanti alla sua abitazione. La Squadra Mobile di Milano ha eseguito oggi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone, ritenute i presunti mandanti ed esecutori materiali del delitto. L’inchiesta, condotta dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, ha portato alla luce un quadro complesso, con forti legami tra il mondo ultrà, interessi economici e ambienti criminali, confermando l’aggravante della modalità mafiosa.
Arresti eseguiti anche all’estero: uno dei sei fermati in Bulgaria
Tra i destinatari della misura cautelare figura Andrea Beretta, ex leader della Curva Nord, già in carcere dal settembre scorso per l’omicidio di Antonio Bellocco, esponente dell’omonima cosca di 'ndrangheta. Secondo quanto emerso, uno degli arrestati è stato bloccato in Bulgaria, a conferma dell’estensione internazionale delle indagini.
La confessione del collaboratore: "50mila euro per uccidere Boiocchi"
Determinante per la svolta nelle indagini è stata la collaborazione di Andrea Beretta, che in diversi interrogatori ha ammesso di essere il mandante dell’omicidio. Lo ha confermato la procuratrice aggiunta Alessandra Dolci nel corso della conferenza stampa in Procura: “Beretta ha riferito il movente economico, confessando di aver commissionato l’omicidio per 50mila euro, cifra suddivisa tra i soggetti coinvolti”.
Secondo Beretta, Boiocchi rappresentava un ostacolo alla gestione degli affari economici legati alla Curva Nord, in particolare quelli connessi al merchandising e al controllo del negozio associato. Le sue dichiarazioni sono state riscontrate dalle indagini, anche attraverso l’analisi di messaggi e comunicazioni.
I nomi degli arrestati: esponenti ultrà e legami con la 'ndrangheta
Oltre a Beretta, sono finiti in carcere Marco Ferdico (ex direttivo Curva Nord), suo padre Gianfranco Ferdico, l’ultrà Cristian Ferrario, Daniel D’Alessandro e Pietro Andrea Simoncini, quest’ultimo ritenuto vicino alla ‘ndrangheta, considerati gli esecutori materiali del delitto.
Secondo il giudice per le indagini preliminari Daniela Cardamone, l’omicidio di Boiocchi è stato il risultato di una “guerra” per la gestione degli affari economici legati alle curve di San Siro. Un omicidio con modalità mafiose, come già emerso nel maxi blitz del settembre scorso, che aveva colpito duramente il mondo degli ultrà interisti.
Indagini complesse e riscontri investigativi
L’ordinanza di custodia cautelare è il frutto di un’articolata indagine della Squadra Mobile e della SISCO di Milano, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. Gli inquirenti hanno ottenuto precisi riscontri alle dichiarazioni rese da Beretta, che ha ammesso il proprio ruolo nella progettazione e nell’affidamento dell’esecuzione dell’omicidio. A fronte della “gravità e della rilevanza pubblica dei fatti”, la Procura ha organizzato per oggi alle ore 17 una conferenza stampa ufficiale per illustrare i dettagli dell’operazione.