Visibilia, la Procura chiede il processo per la ministra Santanchè: deve rispondere di falso in bilancio
I PM insistono sul rinvio a giudizio per la ministra e per altre 16 persone per presunte irregolarità nei bilanci delle società Visibilia. Coinvolti anche il compagno Dimitri Kunz e l’ex compagno Canio Mazzaro

La Procura di Milano ha richiesto il processo per la ministra del Turismo Daniela Santanchè, imputata per falso in bilancio in relazione alle irregolarità contabili di alcune società legate a Visibilia, il gruppo editoriale da lei fondato. Durante l'udienza preliminare, i pubblici ministeri Marina Gravina e Luigi Luzi hanno ribadito l’accusa che coinvolge anche 16 persone tra cui il compagno Dimitri Kunz, l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro e la sorella Fiorella Garnero. Il giudice dell’udienza preliminare (gup) Anna Magelli ha fissato la decisione sul rinvio a giudizio per il 26 novembre.
Le accuse di falso in bilancio: “Tutti sapevano e hanno taciuto”
Secondo l'accusa, le irregolarità contabili riscontrate nei bilanci di Visibilia Editore spa (dal 2016 al 2022), Visibilia srl in liquidazione (dal 2016 al 2020) e Visibilia Editrice srl (dal 2021 al 2022) avrebbero coperto perdite significative di capitale. I PM sostengono che, qualora i bilanci fossero stati redatti correttamente, sarebbe emersa una perdita di capitale per ciascuna delle società già a partire dagli anni in cui le anomalie sono state riscontrate. Gravina e Luzi hanno evidenziato che “tutti sapevano e tutti hanno taciuto”, riferendosi anche alla ministra Santanchè, che, secondo la Procura, era a conoscenza delle irregolarità contabili senza aver agito per sanarle.
Gli azionisti e la nascita dell’indagine
L’indagine ha preso avvio da una denuncia presentata in sede civile da alcuni azionisti di minoranza, tra cui l’imprenditore Giuseppe Zeno, assistito dall’avvocato Antonio Piantadosi. Durante l’udienza, tre piccoli risparmiatori sono stati ammessi come parti civili, mentre tre imputati, tra cui le società Visibilia Editore e Visibilia srl, hanno richiesto il patteggiamento. L’associazione dei consumatori Codacons, che aveva avanzato domanda per costituirsi parte civile, si è vista rifiutare la richiesta dal giudice.
Il caso Visibilia
Daniela Santanchè, fondatrice del gruppo editoriale Visibilia, aveva dismesso le sue cariche all’interno delle società coinvolte. Ora, l'udienza preliminare vede al centro presunte violazioni contabili su un periodo pluriennale. Nel corso delle prossime udienze, in cui si ascolteranno le parti civili e le difese, i PM ribadiranno le motivazioni per la richiesta di rinvio a giudizio. La prossima decisione chiave è fissata per il 26 novembre, quando il gup Anna Magelli deciderà sul destino giudiziario della ministra e degli altri imputati.