Violenza su donne, progetto “Innamórati di Te” di Codere Italia arriva a Roma
Roma, 25 nov. (AdnKronos) - Il progetto itinerante “Innamòrati di Te” di Codere Italia, dopo aver girato l’Italia, arriva a Roma nella Gaming Hall Re. La quinta tappa dell’evento, partito a giugno 2015, si tiene in concomitanza con la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Le donne e le loro storie sono le protagoniste dell’incontro, insieme ai contributi di rappresentanti di associazioni, avvocati, psicoterapeuti, medici e blogger. L’incontro, promosso dalla multinazionale spagnola che opera nel settore del gioco, si presenta come un momento di riflessione sui numeri allarmanti che arrivano non solo dall’Italia ma dal mondo intero. Secondo i dati Oms 2016, oltre il 35% delle donne di tutto il mondo ha subito violenza nel corso della propria vita. Nel 42% dei casi la violenza è da parte del partner (o ex). Solo il 7,2% delle donne ha denunciato gli abusi sessuali subiti. In Europa, il 33% delle donne ha subito violenza prima dei 15 anni.
L’8% delle donne ha subito violenza nel corso dell’ultimo anno, in base ai dati dell'Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali. In Italia, secondo i dati Istat 2015, 6.788.000 donne hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita: una donna su tre i 16 e i 70 anni; il 20,2% è stata vittima di violenza fisica; il 21% di violenza sessuale (il 10,6% prima dei 16 anni); il 5,4% (652.000 casi) di forme di violenza grave (stupro, aggressione); il 62,7% delle violenze è commesso dal partner e il 65,2% dei bambini assiste alle violenze domestiche. “Il femminicidio è un delitto che Roma conosce fin dai tempi antichi, come dimostrano le incisioni lapidee rinvenute sui reperti romani - sottolinea Emanuela Valente, Fondatrice dell’Osservatorio In Quanto Donna - Questo però non significa che il femminicidio faccia parte del corredo genetico dell’umanità, ma semplicemente che fa parte della nostra storia culturale, ed è per questo che fatichiamo tanto a riconoscerlo e sradicarlo". Valente, citando 'Femminicidio e stalking nell'antica Roma' di Anna Pasqualini, ricorda che ancora oggi, "dopo millenni dall’uccisione di Prima Florenzia e Giulia Maiana", vittime di femminicidio, "Roma è una delle città dove si registra il più alto numero di femminicidi e, più in generale, il più alto numero di violenze contro le donne. Roma è anche la città dove si è registrato il più alto incremento di femminicidi degli ultimi 6 anni, con oltre 50 donne uccise a partire dal 2010". "Ovviamente - aggiunge - bisogna considerare che Roma è una città grande e densamente popolata, ma questo non basta per giustificare un numero tanto elevato. Piuttosto ci si dovrebbe chiedere perché in una città che conta quasi 3 milioni di abitanti, di cui presumibilmente la metà donne, ci siano solo 8 centri antiviolenza". Ogni anno nel mondo si contano oltre 66mila donne uccise. In Europa ogni giorno vengono uccise mediamente 7 donne per mano dei loro partner, secondo i dati della relazione Onu. .