Il vice primario accusato di essere il killer di 4 pazienti si è candidato alle elezioni comunali con la sinistra
Leonardo Cazzaniga si era candidato con Sel nel 2015. "Ne parlavano benissimo, se i fatti di cui è accusato risultassero veri saremmo di fronte a uno sdoppiamento di personalità"

Ha destato clamore la vicenda del medico anestesista accusato, insieme alla sua amica infermiera, di aver causato la morte di almeno quattro pazienti nell’ospedale di Saronno. Mentre i magistrati indagano su altre morti sospette e gli esperti dei carabinieri esaminano una cinquantina di cartelle cliniche, emergono alcuni particolari curiosi. Leonardo Cazzaniga, definito da qualche giornale “dottor morte”, era un supporter di Nichi Vendola e si era anche candidato con Sel alle elezioni comunali di Saronno del maggio 2015.
“Un medico di sinistra”, si affretta a definirlo Libero in un articolo che evidenzia come i risultati di quella discesa in campo non fossero stati, per altro, grandiosi. “Su 16.904 votanti al primo turno – infatti – l’anestesista incassò solo 7 preferenze”. Un bilancio non certo esaltante.
"Ne parlavano benissimo"
I cittadini di Saronno alla fine scelsero come sindaco il leghista Alessandro Fagioli e la lista capeggiata dal candidato sindaco Marco Pozzi col suo 2,4 per cento non riuscì neppure ad entrare in consiglio comunale. La discesa in campo del medico è ricordata dal capolista di Sinistra Ecologia e Libertà Dario Accurso Liotta sul quotidiano di Feltri. “Cazzaniga non aveva la tessera del partito – racconta – ma ci aveva contattato esprimendo il desiderio di candidarsi”. Una candidatura che era stata accettata senza riserve, perché l’anestesista godeva di buona fama. “Alcune compagne infermiere ne parlavano benissimo – precisa Accurso Liotta – Lo descrivevano un poco eccentrico ma devo dire che le notizie di questi giorni ci hanno colto di sorpresa. Sembrano cose davvero incredibili”.
Le notizie emerse in questi giorni e salite agli onori della cronaca lasciano evidentemente sconcertate molte delle persone che hanno conosciuto il medico. “Se fosse tutto vero – conclude Liotta – saremmo di fronte a uno sdoppiamento di personalità”.