Il senatore Razzi lancia l'allarme sul viadotto che rischia di crollare, ma sbaglia strada. Eppure il pericolo esiste davvero

Confonde un'autostrada con un'altra scatenando panico e confusione. L'errore è evidente ma il viadotto lesionato esiste davvero, come esiste quindi il pericolo.

Il viadotto nei pressi della superstrada Atessa-Lanciano in val di Sangro
Il viadotto nei pressi della superstrada Atessa-Lanciano in val di Sangro

L'intenzione era buona, maldestri i modi. Il senatore Razzi, passato alle cronache per ragioni non sempre "onorevoli", con un’interrogazione urgente al Ministro Delrio, intendeva denunciare una situazione di grave pericolo sulle strade abruzzesi. In particolare, segnalava l'esistenza "sull’autostrada A24 di un viadotto fortemente lesionato, nei pressi della superstrada Atessa-Lanciano in val di Sangro, provincia di Chieti". Un viadotto i cui "piloni, che tengono la struttura il cavalcavia lungo 467 metri, si sono spostati rispetto al loro basamento originario, facendo temere per la tenuta strutturale dell’intera costruzione". 

Intervenire con urgenza

Con l'atto ispettivo, il senatore chiedeva di intervenire con urgenza sul caso specifico, ma anche su altre situazioni, "al fine di verificare immediatamente lo stato dei piloni, che rappresentano un pericolo per la vita di tutti gli utenti che transitano". Con l'interrogazione di Razzi, sono arrivate immediatamente le segnalazioni all'ente Strada dei Parchi, competente per l'Autostrada A24. Telefonate, mail, contatti per chiedere di intervenire rapidamente. 

Il senatore Antonio Razzi

"Qui non c'è"

Il problema, però, è che quel viadotto sull'A24 non esiste. La società è stata costretta a diramare una nota. "In queste ore - ha detto - si sta diffondendo sul web una notizia errata riguardante un viadotto che sarebbe fortemente lesionato. Si tratta del viadotto della superstrada Atessa-Lanciano, che si trova su una strada distante 184 km dall’A24.  La foto della struttura e l’interrogazione del senatore, quindi, si riferiscono ad un’arteria stradale che non ha nulla a che vedere con noi, del tutto al di fuori della competenza di Strada dei Parchi, che con la sua A25 si spinge al massimo fino a Pescara-Chieti, quindi a oltre 50 chilometri più a Nord".

Errore evidente

L'errore è evidente. Probabilmente un refuso. Perchè in verità il viadotto lesionato esiste davvero, come esiste quindi il pericolo. Solo che si trova non nei pressi, come ha scritto il senatore Razzi, ma proprio lungo la superstrada Atessa - Lanciano, e l'autostrada in prossimità non è la A24 ma la A14. Chiarito l'errore (madornale, soprattutto per un atto parlamentare) resta la questione. Che peraltro è oggetto di denuncia pubblica da anni.

Anche a Striscia

Il sito report-age, infatti, pubblica nell'aprile del 2015 le foto e la segnalazione di Mattia Cirigliano, che a sua volta aveva pubblicato tutto sul suo profilo Facebook.Accorse di lì a qualche settimana anche Striscia la notizia, che documentò lo spostamento dei piloni, l'allarme di cittadini e automobilisti e la paura di chi, su quel viadotto, passava ogni giorno.

La denuncia

"Viadotto tra Atessa e Lanciano, urge immediatamente un sopralluogo - aveva scritto Cirigliano sul suo profilo Fb -, è indispensabile la messa in sicurezza. Pessime le condizioni del cavalcavia, da alcuni anni le colonne non sono più allineate al basamento sul fiume Sangro e la situazione peggiora. I cittadini dei comuni che quotidianamente percorrono quella strada chiedono se si possa stare davvero tranquilli con quelle cose ridotte a quello stato. Soprattutto, per quel ponte fiumi di segnalazioni in Rete nei social media, on line, su Internet e a voce sono state presentate agli amministratori da almeno 6 anni e non sono bastate".

La risposta

In quella circostanza rispose anche il vicesindaco di Atessa,  Enzo Pellegrini: “Ogni anno - disse - tornano queste foto, riscoperte da qualche “esperto”. La situazione è la stessa da decenni ed è stata verificata dai tecnici della Provincia molte volte, nello specifico mi sembra che non si sia rilevata instabilità strutturale”. 

La paura

Intanto, però, le foto fanno davvero un po' paura. Lo spostamento delle colonne è evidente e a passare sopra quel viadotto fa tremare le gambe. Soprattutto dopo gli ultimi casi: ponti crollati sulle auto in corsa, automobilisti schiacciati, perfino un'auto dei carabinieri finita sotto un cedimento, per fortuna senza danni per i militari. L'intervento, a questo punto, sembra davveronecessario, se non altro per evitare di piangere, poi, all'italiana lacrime di coccodrillo. Per una volta, anche Razzi ci aveva visto giusto. L'intenzione era ottima. Ma la "strada" tutta sbagliata.