[L’analisi] L’assurda vendetta di Luca Traini sugli immigrati per l’omicidio di Pamela
L’autore della tentata strage era un candidato leghista ma se la Lega di Umberto Bossi nacque con valori antifascisti, quella di Matteo Salvini sembra una formazione politica senza valori
Forse non era solo, Luca Traini. In macchina con lui potrebbero esserci stati dei complici. Saranno le indagini ad accertarlo. È successo da troppo poco tempo per avere il quadro completo. Gli elementi finora ricostruiti sono però di per sé sufficienti a preoccuparci. Un ragazzo di 28 anni apre il fuoco contro bersagli di “colore”. Ne ferisce almeno quattro. Si avvolge in una bandiera italiana, fa il saluto romano e grida “W l'Italia” prima di essere ammanettato.
Candidato di Salvini
Per dovere di cronaca va segnalata la sua presenza nelle comunali del 2017 in una lista della Lega di Matteo Salvini alle comunali di Corridonia (prese zero preferenze).
Colpisce un altro episodio analogo a quello di Macerata, avvenuto sei anni e passa fa a Firenze. Lo ricorda una lapide nel capoluogo toscano, in piazza Dalmazia: «A ricordo di Diop Mor e Samb Modou, vittime della follia razzista».
Era la mattina del 13 dicembre del 2011 quando Gianluca Casseri, simpatizzante di Casapaound, aprì il fuoco contro i senegalesi. Ne uccise due, ne ferì altri due prima di suicidarsi. Non c'era un movente specifico come parrebbe esserci a Macerata, Casseri uccise solo perché migranti neri.
Follia razzista
“Follia razzista” ricorda il comune di Firenze su quella lapide di piazza Dalmazia. Dunque, anche per Macerata possiamo parlare di “follia razzista”?
Ho sempre avuto una difficoltà personale nel cercare di capire le ragioni di un omicidio, nel comprendere la possibilità che una mente “malata” possa uccidere e che di questo se ne debba tenere conto. Ho una difficoltà culturale a capire cosa spinge un essere “normale” a uccidere, avendo invece ben chiaro (senza per questo giustificarlo) l'omicidio come strumento di risoluzione dei conflitti interni a una organizzazione criminale. E l'omicidio come strumento di lotta politica (Nel caso del terrorismo).
I valori della Lega
Lasciamo da parte il giudizio morale, etico, religioso. E non posso tirare un sospiro di sollievo solo perché gli assassini di Firenze e Macerata sono cresciuti in un ambiente politico di estrema destra, anche se la candidatura di Luca Traini, 28 anni, nella lista della Lega per le comunali di Corridonia segnala una novità. La Lega di Umberto Bossi nacque con valori antifascisti, la Lega di Matteo Salvini sembra una formazione politica senza valori.
La vendetta per l’omicidio di Pamela
A Macerata il movente potrebbe essere quello della ritorsione, della vendetta contro gli immigrati perché sarebbe nigeriano il macellaio che ha squartato Pamela, e che abitava proprio nel quartiere dove è entrato in azione Luca Traini.
Ma detto tutto questo, dovremmo interrogarci tutti sul clima parossistico contro i migranti che da destra ma anche da sinistra sta minando alle basi la convivenza democratica.
Il disagio mentale di alcuni (poco importa se si tratta di estremisti di destra) trova un terreno fertile per azioni violente da un clima di intolleranza contro i migranti, i “diversi”. Sono cadute le barriere ideologiche e la cultura della convivenza civile, del rispetto degli altri. Cos'è se non anche questo la violenza contro le donne?