Attenzione ai falsi bollettini postali, la truffa segnalata in diverse città
La segnalazione della Federconsumatori di Rimini: "Verificare con attenzione”. I documenti sembrano autentici, con importi variabili e scadenze imminenti per indurre i destinatari a pagare velocemente così da scongiurare possibili sanzioni

Negli ultimi mesi si sta diffondendo in diverse città italiane un raggiro che sfrutta bollettini di pagamento contraffatti, recapitati sia nelle cassette postali che nelle caselle di posta elettronica. La truffa, segnalata per la prima volta nella provincia di Rimini da Federconsumatori, ha già coinvolto diversi cittadini e molte imprese.
I truffatori inviano documenti che sembrano a tutti gli effetti veri bollettini postali, con importi variabili e scadenze imminenti o già superate. L’obiettivo dei truffatori è quello di indurre i destinatari a pagare velocemente, temendo possibili sanzioni. "Sappiamo che chi emette più bollettini di conto corrente postale per il pagamento del diritto annuale utilizza esclusivamente il modello F24 o la piattaforma PagoPA e non incarica nessuno per la riscossione diretta", spiega Federconsumatori Rimini.
Come riconoscere la truffa
I falsi bollettini postali possono arrivare in due modi principali:
- Nella cassetta della posta, sotto forma di documenti cartacei, con intestazioni apparentemente ufficiali
- Via email, spesso con loghi di enti pubblici o aziende per rendere il messaggio più credibile
Federconsumatori avverte che gli enti camerali non inviano richieste di pagamento tramite email e non chiedono dati sensibili telefonicamente. "Si deve pertanto diffidare di richieste anomale di pagamenti che provengono apparentemente dalla Camera di Commercio o da società sconosciute", sottolineano gli esperti.
Un altro campanello d’allarme riguarda eventuali telefonate sospette, in cui gli interlocutori cercano di ottenere informazioni bancarie, dati aziendali o estremi finanziari. "Non vengono richiesti dati già in possesso dell’ente e le eventuali comunicazioni ufficiali contengono sempre tutti i riferimenti per il contatto diretto", aggiunge Federconsumatori.
Gli obiettivi dei truffatori
Il principale scopo della truffa è spingere i destinatari a pagare immediatamente, facendo leva sulla paura di incorrere in sanzioni. Inoltre, se la vittima fornisce dati personali o bancari, questi potrebbero essere usati per furto di identità o prelievi non autorizzati dai conti correnti.
"La strategia dei criminali è quella di creare confusione e urgenza", spiegano gli esperti, sottolineando che i falsi bollettini spesso riportano importi casuali, per rendere più difficile il riconoscimento della truffa.
Come proteggersi dalle truffe dei falsi bollettini
Per evitare di cadere in queste frodi, è fondamentale verificare sempre l’autenticità del bollettino prima di effettuare qualsiasi pagamento. Ecco alcuni consigli utili:
- Controllare le modalità di pagamento ufficiali: gli enti pubblici utilizzano piattaforme come PagoPA o il modello F24
- Diffidare di richieste improvvise: verificare sempre la fonte prima di pagare un bollettino ricevuto via posta o email
- Evitare di fornire dati bancari o personali a sconosciuti via telefono o email
- Consultare Federconsumatori o l’ente che ha emesso il bollettino per confermarne la veridicità, utilizzando solo i contatti ufficiali reperibili sui siti istituzionali
Federconsumatori invita chiunque riceva un bollettino sospetto a denunciare immediatamente il tentativo di truffa e a segnalare eventuali email o telefonate fraudolente.