TruCam terrore degli automobilisti. Davvero non c'è scampo dalle multe? Ecco come tutelare i propri diritti
Da metà marzo ha esordito con orrore sulle strade del Lazio e della Sardegna. Pioggia di sanzioni. E si sta diffondendo rapidamente sul resto d'Italia. TruCam, l'evoluzione dell'Autovelox e ancora di più del Telelaser è il presente e futuro prossimo della sicurezza e del controllo sulle strade, e promette di far punire con la massima severità e precisione i trasgressori del codice della strada a due e quattro ruote. Possibilità di fare ricorso pari a zero, così è stato presentato a tutta stampa il nuovo sceriffo digitale delle strade, generando il panico. Giusto e legittimo che chi non rispetta le regole, spesso mettendo a repentaglio la sicurezza degli altri oltre che la propria, sia sanzionato. Ma TruCam è molto invasivo della privacy dell'automobilista, scatta foto dettagliate in alta definizione di chi sta dentro l'abitacolo, gira video del percorso dell'auto mentre si avvicina alla postazione di rilevamento e mentre se ne allontana. Attiva un tracciamento via Gps ed è in grado di vedere (e multare) se hai le cinture allacciate e se stai parlando al cellulare mentre sei alla guida. Ma come ci si può tutelare in caso di errori, abusi e multe usate dai comuni per far cassa? Lo abbiamo chiesto alll'avvocato Stefanino Casti.
In diverse regioni italiane sono già stati vinti ricorsi per l'uso di telelaser e autoscout che hanno in parte le stesse caratteristiche del Trucam, come ad esempio la possibilità di scattare foto di chi sta nell'abitacolo. La direttiva del ministero dell'Interno dell'agosto 2009 vieta le riprese frontali se la contestazione è differita. Ed è uno dei casi tipici di uso del TruCam in arrivo in questi giorni sulle strade italiane. Quali sono i limiti di utilizzo a garanzia della privacy dell'automobilista?
"In realtà non esiste un limite all’utilizzo di Telelaser, Scout Speed e, da ultimo, del TruCam giustificato dalla garanzia di privacy degli automobilisti. Esiste solo un obbligo per le Amministrazioni e gli Enti che utilizzano tali apparecchiature di garantire che i filmati e le fotografie raccolti dalla telecamera e che immortalano l’interno dell'abitacolo non vengano comunicati a terzi, restino riservati ed accessibili all’interessato ed agli organi di controllo solo ed esclusivamente per la finalità per cui sono stati prodotti. Solo dove queste garanzie venissero a mancare, si aprirebbero spazi per dei ricorsi per violazione della privacy". In aggiunta a questo, le amministrazioni comunali che usano TruCam devono poter certificare che l'apparecchiatura è stata adeguatamente tarata e revisionata (ndr).
Una delle obiezioni rivolte contro chi protesta per l'uso del TruCam è che la foto mostrata al conducente multato viene oscurata nei particolari del viso. Ma in questo modo come si fa ad essere certi della sua identità? Inoltre, nel 2014 l'avvocato Macrì di Padova ha fatto ricorso, perché comunque il dispositivo scatta una foto ad alta definizione che solo in seguito viene oscurata. ll primo scatto dunque violerebbe la privacy. Quella volta il giudice le diede ragione e annullò la multa.
"Per quanto riguarda la certezza dell’identità del conducente, esiste come molti sanno una specifica norma che prevede che per quelle multe che non siano state contestate immediatamente al conducente e che comportino la decurtazione dei punti dalla patente (ad esempio nel caso di eccesso di velocità rilevato tramite TruCam), il proprietario del mezzo, è invitato a comunicare, entro 60 giorni all’autorità che ha elevato la multa, i dati dell’effettivo conducente al momento dell’infrazione, ossia colui che materialmente ha violato il codice della strada alla guida del mezzo multato affinchè l’ente competente provveda, solo e unicamente nei suoi confronti, alla decurtazione dei punti dalla patente. E' un vero e proprio obbligo la cui violazione può comportare una seconda sanzione che va da 282 a 1.142 euro".
In precedenza il giudice di pace ha rigettato multe corredate di documentazione autovelox, autoscout e telelaser perchè la foto frontale individuava, grazie alla targa, le auto ma non le moto. TruCam fotografa anteriore e posteriore anche dei motocicli. Problema superato?
"Parrebbe proprio di sì".
E' configurabile il reato di omissione in atti d'ufficio da parte della polizia municipale se, pur accertando la violazione, non ferma subito l'automobilista che in tal modo potrebbe commettere altre violazioni del codice della strada? Questa materia è oggetto controverso tra i giudici di pace, al momento.
"Non è configurabile il reato di omissione in atti d'ufficio. Va tuttavia precisato che il Codice della strada prevede l’obbligo di contestare immediatamente la violazione affinchè il presunto trasgressore possa difendersi nell’immediatezza del fatto. La situazione assicurativa e la revisione dell'auto sono accertabili da remoto. Al contrario, invece, l’obbligo delle cinture e la guida con il cellulare sono violazioni che possono essere sanzionate soltanto se rilevate effettivamente dall'agente accertatore. Il Codice della Strada prevede che la violazione, quando è possibile, deve essere immediatamente contestata al trasgressore e dell'avvenuta contestazione deve essere redatto verbale contenente anche le dichiarazioni che gli interessati chiedono vi siano inserite. Il TruCam, come il telelaser, è uno strumento che permette la rilevazione della velocità e delle altre eventuali infrazioni a distanza e che consente di fermare il veicolo nello spazio esistente tra il punto di rilevamento e quello del posto di controllo. Quindi nell'ipotesi in cui l’apparecchiatura permetta l’accertamento dell’illecito prima del transito del veicolo, come nel caso del TruCam, la contestazione deve essere immediata".
E se questo non accade?
"Qualora l'eccezionalità della situazione non consenta la contestazione immediata, il verbale dovrebbe recare l'enunciazione dei precisi motivi che l'hanno impedita".
La postazione con rilevamento elettronico del veicolo in marcia va, per legge, posizionata a 250 metri dal dispositivo su autostrade ed extraurbane principali, a 150 metri su strade secondario e a 80 metri su altre strade. I segnali ripetuti di "controllo elettronico della velocità" esauriscono il criterio di avviso per evitare agguati all'automobilista puniti dalla legge?
"Gli autovelox, così come i TruCam devono essere sempre segnalati preventivamente. Tale obbligo vale sia che si tratti di apparecchi fissi e automatici, sia che la postazione sia mobile. Anche il verbale di contestazione dell’infrazione deve dare atto della presenza dei suddetti cartelli di avviso".
Da ultimo: esistono disposizioni di legge che permettono di non allacciare le cinture di sicurezza nel caso di disabilità fisica o di donna incinta a bordo. Come ci si protegge dall'occhio implacabile del TruCam in questo caso?
"Ovviamente, i casi di esenzione, di forza maggiore e similari, possono essere sempre tutelati e fatti valere in sede di ricorso. Proprio tali casi mettono in evidenza la ragione che crea l'obbligo di contestazione immediata dell’infrazione da parte delle Forze dell’Ordine, che consentirebbe all’automobilista di fornire le proprie giustificazioni ed evitare a priori l’irrogazione della sanzione, senza necessità di proporre alcun ricorso".