Tre sacerdoti arrestati per rapina, volevano nascondere un ricatto sessuale
Le indagini sono partite dopo la denuncia sporta da due uomini residenti ad Afragola, Napoli, vittime di una rapina commissionata da un frate

Scandalo ad Afragola dove tre sacerdoti sono stati arrestati con l’accusa di aver commissionato una rapina in modo da nascondere un ricatto sessuale. Nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i Carabinieri hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale, che dispone la misura della custodia cautelare in carcere per un soggetto e la misura degli arresti domiciliari per altre due persone, gravemente indiziati del delitto di rapina aggravata in concorso.
L'indagine
Il provvedimento cautelare costituisce l'epilogo di un'articolata attività di indagine avviata immediatamente dopo l'esecuzione di altra misura cautelare emessa nei confronti di 5 persone nel mese di luglio 2024, a seguito della denuncia sporta da due uomini residenti ad Afragola, vittime di una rapina commissionata da un frate del Santuario Santa Maria Occorrevole di Piedimonte Matese, interessato a recuperare immagini e le chat memorizzate nei telefoni delle vittime, attinenti a fatti a sfondo sessuale relativi al periodo in cui svolgeva le sue funzioni presso la Basilica di Sant'Antonio da Padova in Afragola.
Le intercettazioni telefoniche
Il contesto in cui si è svolto il crimine appare nebuloso, con manovre elaborate per mantenere nascosti i dettagli della rapina e la natura del ricatto. Per gli investigatori si sono rivelate decisive le intercettazioni telefoniche, che hanno permesso agli inquirenti di identificare ulteriori partecipanti all’illecito. Una nota del procuratore Maria Antonietta Troncone ha evidenziato come le indagini abbiano rivelato tentativi di ostacolare l’identificazione dei colpevoli, anche attraverso promesse di denaro ai familiari dei già arrestati.