Inchiesta Toti, al presidente 195 mila euro dall'imprenditore dei rifiuti. E spunta un bonifico anche per la Lega
Signorini, ex presidente dell'Autorità portuale di Genova, non ha risposto alla giudice durante l'interrogatorio di garanzia in carcere. Il finanziamento da parte di Colucci sarebbe andato ai comitati del governatore in cambio di autorizzazioni alla gestione delle discariche.
Non ha risposto ai magistrati, Paolo Emilio Signorini, Ad (sospeso) di Iren ed ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, durante l'interrogatorio di garanzia in carcere. L'uomo è accusato di corruzione per l'esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d'ufficio, arrestato nell'ambito dell'inchiesta che ha portato ai domiciliari Giovanni Toti e l'imprenditore della logistica Aldo Spinelli. Signorini è l'unico per il quale il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. L'interrogatorio di garanzia per il governatore ligure si terrà invece venerdì.
Intanto emergono nuovi elementi in una inchiesta, quella della procura di Genova, che risulta particolarmente complessa e per la quale sono indagate almeno una decina di altre persone oltre al governatore Giovanni Toti, Aldo Spinelli - entrambi agli arresti domiciliari - e Signorini.
In particolare, secondo quanto risulta dall'ordinanza di custodia cautelare del governatore ligure, tra i finanziatori di Change, la Fondazione che faceva capo al presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, e il Comitato Giovanni Toti, oltre agli imprenditori portuali ci sono anche quelli che si occupano di rifiuti e discariche. Come Pietro Colucci, imprenditore campano che nel 2021 gestiva alcune discariche nella provincia di Savona destinate allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi con recupero di materiali e di energia elettrica da biogas. E' in quell'anno che la procura di Genova lo indaga, per finanziamento illecito ai partiti (in particolare alla formazione politica del presidente) e con Toti per corruzione.
Toti finanziato con 195 mila euro dall'imprenditore dei rifiuti
Secondo gli investigatori tra il 2016 e il 2020 Colucci, tramite le sue società, aveva finanziato con 195 mila euro Toti. In quello stesso periodo "le società riconducibili al gruppo Colucci - si legge nell'ordinanza - avevano avuto come interlocutore istituzionale la Regione Liguria, competente al rilascio di autorizzazioni in materia di gestione delle discariche".
La telefonata e le voci mancanti in bilancio
In quel procedimento gli investigatori riportano una telefonata tra Matteo Cozzani (capo di gabinetto anche lui ai domiciliari) e Toti in cui "quest'ultimo faceva esplicitamente riferimento alla necessità di parlare a voce con (o di) tale Colucci in merito "alla roba della discarica". Toti: "Digli che se li convoco io qua lunedì, martedì sera anche a cena, Ripamonti, Vaccarezza, Olivieri, che la chiudiamo su tutt... Su tutta la situazione, così mettiamo in fila l'Ato idrico, la cosa, anche perché poi ci si infila dentro anche roba della discarica di Colucci, che voglio parlargliene a voce...".
"Tutti i finanziamenti provenienti dalle società del gruppo riconducibile a Colucci e diretti al Comitato Change e al Comitato Giovanni Toti Liguria non erano stati deliberati dai rispettivi organi sociali e, in alcuni casi, non erano neppure stati inseriti in bilancio".
Nell'inchiesta spunta un finanziamento per la Lega
"Gli abbiam già fatto un bonifico anche a loro eh (...) ma poi gliene facciamo un altro stai tranquillo". Aldo Spinelli e il suo capo di gabinetto, Matteo Cozzani, si riferisce alla Lega Liguria per Salvini Premier alla quale nel maggio e nell'agosto 2022 ha fatto due bonifici da 15 mila euro ciascuno a titolo di erogazione liberale. Da quanto si legge nell'ordinanza della Gip, Paola Faggioni, Spinelli, al telefono con Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l'unico tra i molti indagati ad essere in carcere in quanto, secondo l'ipotesi, sarebbe stato corrotto con soldi, benefit e altre utilità per circa 500 mila euro, non solo il Comitato Toti ha ricevuto soldi.
Spinelli, che "concepisce i finanziamenti ai partiti non come erogazioni liberali (sganciate da qualsiasi interesse patrimoniale) ma - annota il giudice - come lo strumento per ottenere provvedimenti amministrativi vantaggiosi" discute del suo progetto di smantellare il Terminal Rinfuse, la cui concessione gli era stata rinnovata dal Governatore per 30 anni in cambio di "una mano", aveva ottenuto da Toti il rinnovo della concessione trentennale per farne un'area di deposito e stoccaggio container. Un progetto, si legge, di cui era "sicuro che il Ministro Giorgetti avrebbe finanziato". "Ma io tanto finanzio il partito... ma io Paolo... io ho mandato al partito quindici... a lui e quindici a Toti…".