Tir blocca auto contromano ed evita la tragedia: chi è la camionista che c'era alla guida
Sara, che lavora per la Waldprofi di Anterselva, azienda specializzata in servizi forestali con una sessantina di dipendenti, stava rientrando dopo una consegna

"Non ho fatto niente di speciale, solo una cosa normale". Così Sara De Bastiani, 36 anni, autista originaria di Belluno, racconta il gesto che ha probabilmente evitato una tragedia sulla statale 47 della Valsugana, in Trentino. Giovedì scorso, vedendo una Fiat 500 viaggiare contromano in un tratto a doppia corsia a senso unico, non ha esitato a mettere di traverso il suo camion all'altezza dello svincolo di Marter, bloccando il traffico e fermando l’auto prima che potesse causare un incidente.
"Dovevo fare qualcosa": la prontezza di riflessi che ha salvato una vita
Sara, che lavora per la Waldprofi di Anterselva, azienda specializzata in servizi forestali con una sessantina di dipendenti, stava rientrando dopo una consegna: "Avevo appena scaricato in segheria quando ho visto la macchina arrivare. Dietro di me c’erano altre auto, anche se lontane. Ho pensato che qualcosa dovevo fare". Quel gesto le ha attirato il ringraziamento commosso della figlia della donna al volante della Fiat 500: "Mi ha scritto per ringraziarmi di aver salvato sua madre. Questo mi ha colpita davvero", ha detto l’autista, ancora visibilmente emozionata.
Una vita al volante, tra passione e responsabilità
Madre di due figli e sposata con un altro autista, Sara è ogni giorno al volante di un camion che trasporta tronchi tra Feltre, la Val Badia e Ledro. Ma il suo non è solo un mestiere: "Mi faccio tanti chilometri, ma per me guidare è un piacere, mi rilassa. È più una vocazione che un lavoro", racconta. Una passione che ha radici profonde: "Mio papà lavorava nel movimento terra, mio nonno era boscaiolo. Sono cresciuta tra veicoli industriali", spiega. E alla Waldprofi tutti la stimano: "Un’altra come lei la assumerei subito", assicura Walter Schmid, responsabile della logistica.
"Noi autisti facciamo ore di corsi"
Su Facebook, dopo l’episodio, Sara ha condiviso una riflessione che ha riscosso ampio consenso tra i colleghi: "Noi autisti siamo obbligati a fare ore e ore di corsi di formazione, ma quelli che ne avrebbero più bisogno sono spesso gli automobilisti. Per fortuna oggi è andata bene". Un’osservazione che, alla luce di quanto accaduto, fa riflettere ancora di più sul ruolo cruciale che la prontezza e l’esperienza degli autisti professionisti possono avere per la sicurezza stradale.