Terremoto in Puglia, 14 scosse sulla costa garganica. "Evento distinto da Campi Flegrei"
Nessun danno è stato registrato in provincia di Foggia e nel resto della Puglia. La Protezione civile: "Porre attenzione alle problematiche del rischio sismico"

Sono 14 le scosse di terremoto che hanno interessato la costa garganica, al nord della Puglia (Foggia), registrate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Alle sette scosse registrate, la prima delle quali di magnitudo 4.7, ne sono seguite altre nella notte, tutte comprese tra 2 e 2.4 di magnitudo. Nessun danno è stato registrato in provincia di Foggia e nel resto della Puglia, dove la scossa più forte è stata avvertita ovunque, creando solo tanta paura tra i residenti soprattutto dei Comuni più vicini alla costa garganica come San Nicandro, Lesina e Apricena. Il sindaco di San Nicandro, Matteo Vocale, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per consentire ai tecnici le verifiche. La situazione è sotto controllo. Anche ad Apricena, il sindaco Antonio Potenza ieri sera ha attivato la macchina dei controlli, informando anche attraverso i canali social del Comune, che non sono stati registrati danni o problemi.
"Evento distinto da Campi Flegrei"
"Le scosse, avvenute quasi in contemporanea con quelle registrate nei Campi Flegrei, mettono molta agitazione ma si tratta di eventi distinti e separati". Lo dichiara in una nota Giovanna Amedei, presidente dell'Ordine dei geologi della Puglia. "La paura è normale - prosegue - ma dobbiamo ricordare che viviamo in un'area appartenente alla cosiddetta zona 2, con sismicità medio-alta dove scosse anche forti sono possibili". "Ricordiamoci sempre di sapere come comportarci in caso di terremoti e nelle fasi successive perché possono sembrare banalità, ma non lo sono", conclude Amedei.
Il documento della Protezione civile
"Porre particolare attenzione alle problematiche del rischio sismico, facendo sempre riferimento alle mappe di pericolosità sismica ufficiali e alla vulnerabilità di strutture e infrastrutture". È quanto chiede in un documento il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, alla sezione pugliese dei volontari impegnati nel monitoraggio del territorio. Nel documento si richiama l'attenzione all'impossibilità di "effettuare previsioni deterministiche su magnitudo, località e tempi di accadimento utilizzabili con finalità operative di Protezione civile" e quindi "appare opportuno porre in essere ogni iniziativa utile a rafforzare, in ogni sede, la sensibilità in materia, con particolare riguardo alle attività di verifica della pianificazione di emergenza e della vulnerabilità degli edifici strategici, di culto e delle scuole". Nel documento si invita, infine, "a valutare l'opportunità di procedere all'implementazione, in supporto ai sindaci, delle attività" finalizzate a "una corretta e puntuale informazione ai cittadini, in particolare in merito alla pericolosità sismica del proprio territorio e ai comportamenti di autoprotezione da adottare in caso di sisma".