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Terremoto Campi Flegrei: nessun ferito. Ora in tanti rientrano a casa. Il carcere Pozzuoli sarà evacuato

Sciame sismico e circa 150 scosse il 20 maggio. Segnalazioni per crepe e caduta di cornicioni, ma nessun danno alle persone. Gli abitanti: "L'allarmismo della gente è stato il vero pericolo"

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E'stata una notte in strada per tantissimi cittadini di Pozzuoli, che però fortunatamente non hanno percepito nessuna scossa di terremoto. In tanti hanno trovato riparo a bordo di auto posteggiate lontane dagli edifici, oppure nelle due piccole tendopoli allestite dalla Protezione civile rapidamente nella zona del porto e in quella di lungomare Pertini. Poco sonno comunque per tutti: c'è stato chi ha trascorso il tempo giocando a carte o chi è stato per l'intera notte con la radio accesa in attesa di avere notizie. All'alba, e a causa di un repentino abbassamento della temperatura, in tanti sfidando la paura hanno deciso di far rientro a casa. Non sono mancati momenti di tensione anche durante la notte: c'è chi ha lamentato l'assenza di bagni chimici, arrivati a Pozzuoli stamattina.

Il carcere Pozzuoli sarà interamente evacuato

Saranno tutte evacuate le 140 detenute presenti nel carcere femminile di Pozzuoli: lo rende noto il provveditore delle carceri della Campania Lucia Castellano. Il provvedimento, viene spiegato, "si è reso necessario per motivi precauzionali. Le scosse hanno provocato dei danni alla struttura sulla cui entità sono in corso accertamenti. "Nel frattempo mettiamo in sicurezza le carcerate - spiega Castellano - che saranno dislocate in altre strutture campane". "Il nostro sforzo è finalizzato a far rientrare le detenute quanto prima - ha detto ancora - Pozzuoli è una struttura d'eccellenza a cui non vogliamo rinunciare".

Allestite 5 aree di attesa

Intanto sono state allestite nella notte cinque aree di attesa a Pozzuoli e un'area di accoglienza al Palatrincone di Monterusciello, dove hanno dormito 80 persone". Lo rende noto sui social l'unità di crisi del Dipartimento della Protezione civile. "Aree di attesa sono state allestite anche a Bacoli. I sopralluoghi hanno portato finora allo sgombero di 13 edifici. L'attività dei tecnici prosegue con l'arrivo di ulteriori squadre messe a disposizione da Vigili del Fuoco e ordini professionali", si sottolinea.

Prefetto Napoli: "La macchina ha funzionato benissimo"

 "C'è stata una gran sinergia tra tutte le istituzioni, sindaco di Napoli, presidente di Regione, sindaci di Bacoli e Pozzuoli, la macchina ha funzionato benissimo". Parola del prefetto di Napoli, Michele di Bari, al termine della riunione del Centro coordinamento soccorsi che si è tenuta in Prefettura. Il prefetto ne ha approfittato per aggiornare il dato delle famiglie sgomberate dalle proprie abitazioni, pari a trentanove nuclei familiari, per un totale di 150 persone. "Una scelta precauzionale" ha precisato. La gran parte delle persone sgomberate ha trovato alloggio autonomamente senza usufruire delle sistemazioni alternative garantite dalla macchina dei soccorsi. "Un provvedimento - ha precisato il prefetto - preso per determinare la situazione nelle rispettive abitazioni. Molte le squadre dei vigili del fuoco che sono al lavoro per la verifica delle strutture. Inoltre nella notte abbiamo disposto la richiesta di 400 brandine per l'emergenza che al momento non c'è, se non in maniera sporadica, perché quasi tutti hanno preferito stare fuori e non usufruire dell'attività che abbiamo predisposto nelle aree di accoglienza e di attesa sia a Napoli, nella IX e X municipalità che a Pozzuoli"

Gli abitanti: "L'allarmismo della gente è stato il vero pericolo"

a un lato, sul lungomare di Pozzuoli, c'è qualcuno che fa footing. Dall'altro lato c'è chi ha appena trascorso la notte in auto dopo le tantissime scosse che hanno fatto tremare, di nuovo, i Campi Flegrei. Giovanni, sua sorella, l'amica Caterina con due cagnolini e il cognato hanno dormito tutti in auto. E c'è una cosa che li ha colpiti: "l'allarmismo della gente è stato il vero pericolo". "Sia chiaro - racconta Giovanni - qui tutti abbiamo paura del terremoto. Noi per primi vivendo in una zona interna di Pozzuoli abbiamo deciso di trascorrere la notte in auto. Ma quello che abbiamo visto ieri, è accaduto davvero poche volte". Giovanni racconta che dopo la forte scossa, la più forte degli ultimi quarant'anni, la gente" è letteralmente impazzita". "Quando c'è stata la scossa successiva a quella fortissima la gente ha dato letteralmente i numeri - continua Giovanni - ha iniziato a correre in strada e, cosa pericolosa, si è messa alla guida dell'auto cercando di fuggire in tutti modi. Così si è creato il caos. E così si potevano creare situazioni di serio pericolo". C'è un altro punto che i ragazzi sottolineano. "La gente è poco informata non sa cosa fare, non sa dove andare, non sa dove sono i punti di fuga - continua Giovanni - ieri siamo riusciti a sapere soltanto la magnitudo della scossa, la profondità e nient'altro. Nessuno è venuto ad informarci in strada, anche sui social poche sono state le informazioni. È così che si crea il panico tra la gente".

Sciame sismico e circa 150 scosse

Il 20 maggio dalle 19:51 fino alle ore 00:31 di oggi nell'area dei Campi Flegrei ci sono stati circa 150 terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 4.4, all'interno della Solfatara. Lo evidenzia l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) aggiungendo che non si registrano allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento, che attualmente è di 2 cm/mese, né variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all'andamento precedente.

Il terremoto degli anni Ottanta

L'Ingv quindi ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese. Attualmente, invece, nell'ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi. Inoltre, i parametri geochimici "non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale". "La sismicità - aggiunge l'Ingv - non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso".

Il monitoraggio

L'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie al fine di "individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l'attuale fenomeno in corso". Inoltre, le strutture dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dedicate al monitoraggio dell'area della caldera dei Campi Flegrei "sono sempre operative h24 e oggi saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera". L'Ingv, con la sua sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, "è costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio".

 

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