Il Tar revoca la sentenza contro il decreto Tariffe: "Gravi conseguenze dal blocco del sistema"
L'Avvocatura dello Stato ha presentato l'istanza. Tutto rimandato al 28 gennaio quando si riunirà la camera di consiglio. Il ricorso era stato presentato da specialisti e associazioni di categoria
La richiesta del ministero della Sanità ha indotto il Tar del Lazio a revocare la sentenza di sospensione del Tariffario delle prestazioni mediche, ovvero le cure e le prestazioni garantite ai cittadini dal Ssn, emessa lunedì a seguito del ricorso di numerose associazioni di catogoria e centri diagnostici privati. La sentenza con cui il Tribunale amministrativo aveva accolto il ricorso dava ragione in via cautelativa ai ricorrenti che puntavano il dito contro le tariffe delle prestazioni considerate insufficenti. Lo stop al nuovo tariffario aveva però creato incertezza, dando il via a una situazione di stallo che, in alcuni casi, aveva creato problemi, come l'impossibilità di procedere con le prenotazioni.
Cosa ha detto il Tar
"Preso atto della dichiarata gravità delle conseguenze della sospensione del decreto che determinerebbero il blocco del sistema di prenotazione ed erogazione" dei servizi "con un impatto sulla salute dei pazienti", il Tar ha deciso di revocare il decreto confermando l'udienza in camera di consiglio per il 28 gennaio, si legge nell'atto.
L'istanza di revoca del decreto Tariffe è stata depositata dall'Avvocatura dello Stato in data odierna per conto del ministero della Salute e non per conto delle parti che avevano impugnato il provvedimento governativo. Con il nuovo decreto venivano aggiornate 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale.