Sparatoria a Monreale, indagato confessa davanti al gip: piange e chiede perdono per la strage
Un audio diffuso su TikTok da un presunto testimone fornisce ulteriori dettagli: la discussione sarebbe scoppiata dopo che uno dei palermitani si è avvicinato troppo allo scooter di Salvo Turdo. Quest’ultimo, noto per il suo temperamento impulsivo
"Ho reagito sparando dopo essere stato aggredito. Mi dispiace, chiedo perdono". Tra le lacrime, rendendo dichiarazioni spontanee davanti al gip di Palermo, Salvatore Calvaruso avrebbe ammesso, come si apprende, di avere sparato diversi colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica, dopo una rissa nel centro di Monreale (Palermo), e poi avrebbe chiesto perdono alle famiglie delle vittime. Il Gup di Palermo si è riservato di decidere sulla convalida del fermo di Salvatore Calvaruso, 19 anni, accusato di strage per l’uccisione di tre giovani ventenni – Andrea Miceli, Salvo Turdo e Massimo Pirozzo – durante una lite degenerata in sparatoria a Monreale, avvenuta sabato scorso.
Le dichiarazioni
Durante l’udienza, Calvaruso si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee, sostenendo di essere stato aggredito con caschi e bottiglie dopo una discussione sul suo stile di guida spericolato. Secondo il giovane, sarebbe stato buttato giù dalla moto e avrebbe cercato di fuggire, ma, colpito più volte, avrebbe infine estratto una pistola per difendersi. “È stata un’udienza drammatica, interrotta più volte. Il ragazzo ha pianto, è distrutto. Sa benissimo cosa ha fatto”, ha dichiarato il legale Corrado Sinatra.
La ricostruzione dei fatti: rissa e sparatoria a Monreale
La tragedia si è consumata nel cuore di Monreale, cittadina famosa per la sua cattedrale normanna, dove Calvaruso si era recato con alcuni amici partendo dal quartiere ZEN di Palermo. Secondo gli inquirenti, Calvaruso e un altro giovane non ancora identificato hanno fatto fuoco sui ragazzi locali, uccidendone tre e ferendone altri due. Uno dei feriti, Nicolò Cangemi, 33 anni, è stato dimesso e ha fatto ritorno a casa.
L'audio su Tik Tok
Un audio diffuso su TikTok da un presunto testimone fornisce ulteriori dettagli: la discussione sarebbe scoppiata dopo che uno dei palermitani si è avvicinato troppo allo scooter di Salvo Turdo. Quest’ultimo, noto per il suo temperamento impulsivo, avrebbe reagito duramente. Dopo le provocazioni, la situazione è degenerata in una violenta rissa, culminata nella sparatoria. “Salvo mi è morto tra le braccia. Aveva una ferita al collo e mi chiedeva aiuto. Io non sapevo cosa fare”, racconta in lacrime il giovane nell’audio.
Reazioni social e fiaccolata per le vittime
Nella serata di oggi, Monreale ha risposto con una fiaccolata silenziosa: “Un fiume di luci contro l’oscurità della violenza”, come l’hanno definita gli organizzatori, per ricordare le giovani vittime e stringersi attorno alle famiglie colpite. Ma mentre la città piange i suoi ragazzi, sui social network si registrano anche messaggi di solidarietà verso Calvaruso, suscitando grande indignazione. Su TikTok, un amico del 19enne, che si firma “Schizzato” e accompagna il suo video con la musica di Scarface, scrive: “Sei un ragazzo d’oro, ti voglio bene”. Una donna aggiunge: “Io ti capisco, ti sei solo difeso”. I commenti critici non mancano: “Chi oggi vi difende non ha capito niente”, replica l’utente Anna.