Strage familiare a Nuoro, oggi l’ultimo saluto alle 4 vittime dell’operaio forestale
I funerali del 52enne che ha ucciso la moglie, due figli e il vicino di casa, prima di togliersi la vita saranno celebrati in forma privata
Oggi è il giorno del dolore per Nuoro dove saranno celebrati i funerali della quattro vittime della strage familiare, che si è consumata la mattina di mercoledì 25 settembre, per mano di Roberto Gleboni, l'operaio forestale di 52 anni che ha ucciso la moglie, due figli e il vicino di casa, prima di togliersi la vita. Questo pomeriggio alle 15.30, nella parrocchia di San Domenico Savio, saranno celebrati i funerali di Giuseppina Massetti di 43 anni, moglie dell'omicida-suicida, e dei due figli della coppia, Francesco e Martina (23 anni). Sui necrologi, i familiari hanno scritto: "Si ringrazia per la vicinanza e l'affetto, ma si prega di dispensare per le visite". Le esequie del killer saranno celebrate in un altro giorno e in forma privata
Chiusi negozi in segno di lutto, vietate attività ricreative
Il commissario Pirisi ha invitato la comunità a osservare un minuto di silenzio e raccoglimento, anche nelle scuole cittadine. Nel corso della giornata chiusi gli esercizi commerciali, con le serrande abbassate in segno di lutto. Vietate anche attività ludiche e ricreative.
I funerali di Paolo Sanna
Questa mattina nella cattedrale Santa Maria della Neve, il capoluogo barbaricino ha dato l’ultimo saluto alla prima delle quattro vittime, Paolo Sanna, pensionato di 69 anni ucciso mentre saliva nel suo appartamento. Un dolore composto e silenzioso ha circondato la bara ricoperta delle rose rosse e bianche posate dalle moglie e della figlie del pensionato, che si sono tenute per mano per tutta la funzione religiosa celebrata dal parroco don Giovanni Maria Chessa: "Perché queste morti così ingiuste? Siamo qui attoniti e fortemente preoccupati per la nostra città che sta vivendo questa tragedia immane. Ti prego Signore fai che nessuno dimentichi questa tragedia che ci deve permettere di costruire il bene come ci ha insegnato nostro signore Gesù. Consola e conforta la moglie i figli e parenti di Paolo e accoglilo tra le sue braccia". "Tante volte ci siamo detti 'non ci sono parole' per questa tragedia, oggi facciamo che sia Dio a dirci una parola - ha detto il sacerdote nella sua omelia - Paolo ha amato la sua compagna di vita, le figlie, gli amici il lavoro e tante volte con il suo coro ha cantato le lodi alla Beata Vergine. Paolo ha amato. Non dimentichiamolo, piantiamo ciò che lui ha seminato per non spegnere il seme del suo amore".
La preghiera pei i due superstiti della strage
I fedeli hanno anche pregato per i due familiari di Gleboni scampati alla morte: il figlio 14enne e l'anziana madre, entrambi ricoverati all'ospedale di Nuoro ma fuori pericolo, dopo essere stati colpiti durante la strage. Nell'istituto comprensivo Maccioni Deledda, frequentato da Francesco di 10 anni, uno dei due figli uccisi dal padre, tutte le classi con personale e alunni hanno osservato un minuto di raccoglimento per ricordare lo sfortunato compagno della 5/a B.