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Soi: a Natale viva le feste, ma attenzione agli occhi

di Askanews   
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Roma, 13 dic. (askanews) - Proteggere la salute dei nostri occhi anche e soprattutto durante le feste: è la raccomandazione della Società Oftalmologica Italiana che con il presidente Matteo Piovella, ricorda come ogni anno si verifichino moltissimi incidenti per poca attenzione o incuria.A cominciare dai rischi derivanti dai fuochi d'artificio.Matteo Piovella, presidente SOI-Società Oftalmologica Italiana: "Nei Paesi dove li avevano vietati non succedeva più niente, quando li hanno reintrodotti, i traumi oculari sono aumentati di 4 volte. È importante sapere che il 70% degli incidenti accadono a ragazzini, a bambini, perché ovviamente sono meno esperti. Nei Paesi che hanno dato una regolamentazione consigliano sempre gli occhiali protettivi ricordando però che i fuochi d'artificio possono esplodere senza preavviso, quando non lo volete e quindi tenerlo vicino agli occhi quando si accende e la cosa più sbagliata da fare".

Massima attenzione anche al momento del brindisi: "Il tappo dello champagne viaggia a 80 km all'ora - ricorda Piovella - quindi se prende l'occhio può creare uno scoppio del bulbo e quindi la necessità di non poterlo riparare e di dover togliere un occhio. Negli Stati Uniti questi traumi, anche se non così gravi, ogni Capodanno sono 9.000. L'importante è tenere il tappo lontano dagli occhi, togliere la gabbietta di metallo.E soprattutto tenerlo freddo, non agitare la bottiglia e togliere il tappo tenendolo con un tovagliolo in modo che non vada magari a colpire gli occhi di qualcuno dei presenti. Si rischiano traumi molto gravi ma basta un minimo di attenzione per evitare un problema".Piovella torna poi a ricordare che prevenzione e cura per gli occhi devono iniziare sin da giovanissimi, pur con le difficoltà dettate dai tempi dell'assistenza sanitaria: "Oggi abbiamo un anno di attesa per una visita oculistica in ospedale e due anni di attesa per un intervento di cataratta. Questo è per noi un dramma perché ovviamente dobbiamo informare i cittadini sull'importanza di salvaguardare i propri occhi: ricordo che noi sosteniamo una visita medico-oculistica alla nascita, entro i 3 anni d'età, al primo giorno di scuola, dai 7 ai 12 anni per la miopia, poi passiamo ai 40 anni, ogni due anni fino a 60 anni, e dopo i 60 anni una volta all'anno. E' molto importante. E se il sistema non ce la fa, dobbiamo attivarci noi, soprattutto per i bambini".

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