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Terremoto Campi Flegrei, scossa 4.4: trema Napoli, crolli e paura. Scossa più forte da inizio anno. Video e foto

Una persona estratta viva dal crollo di un soffitto a Bagnoli, momenti di tensione nell'ex base Nato. Scuole chiuse e circolazione ferroviaria rallentata

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Il bilancio finale ha le sembianze dello scampato pericolo, ma non rende appieno quella che è stata una notte da incubo per migliaia di persone. Tanta la paura per la scossa di terremoto che, al pari di quella del maggio scorso, è stata la più forte degli ultimi quaranta anni nell'area dei Campi Flegrei, con la sua magnitudo 4.4. Il bilancio parla di un ferito dal crollo di una controsoffittatura nel quartiere napoletano di Bagnoli, di una villetta sgomberata, una chiesa chiusa ed una scuola interdetta, oltre ad alcune vie imbiancate dalla polvere dei calcinacci caduti sulle macchine in sosta. Tredici le persone che hanno fatto ricorso al 118 in preda a crisi di panico, per piccole ferite provocate da schegge di vetro (anche un bambino di 5 anni) o per essere caduti (sei) durante la fuga.

Notte da incubo

Tanta paura a Napoli. All'1.25 del mattino ai Campi Flegrei tutti si sono svegliati di soprassalto e sono scesi in strada, terrorizzati, per una scossa di magnitudo 4.4 ma che, in alcune zone, è stata percepita come molto più forte. L'epicentro è stato localizzato a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli. Ma per qualche ragione è stato avvertito più minacciosamente - e ha fatto più danni - a Napoli, nel quartiere di Bagnoli, dove i calcinacci sono caduti dalle case (ma anche dalla chiesa di Sant'Anna, di cui ora si dovrà valutare la stabilità del campanile), finendo per strada o sulle macchine parcheggiate.

Una persona estratta viva dal crollo di un soffitto

E sempre a Bagnoli si registra l'unica persona ferita: una donna, che ha riportato qualche escoriazione per il crollo di un controsoffitto ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco. Gli stessi che hanno aiutato ad uscire di casa diversi cittadini rimasti bloccati ai piani più alti delle loro abitazioni, specie in via Carafa, dopo che in seguito alla scossa le porte d'ingresso si sono bloccate. In definitiva pochi danni.

Momenti di tensione nell'ex base Nato di Bagnoli

Tensione all'ex base Nato di Bagnoli, una delle aree che dovrebbero accogliere le persone in caso di emergenza, dove ci sono stati momenti di tensione tra alcuni dei tanti cittadini intenzionati a trascorrere lì il resto della notte e le forze di polizia. All'origine delle proteste, la chiusura dei cancelli, che alla fine sono stati forzati dalle persone in cerca di un luogo dove poter trascorrere la notte in macchina. Le forze dell'ordine hanno cercato di contenere con le diplomazia la protesta e sono nati dei diverbi, che comunque non sono sfociati nel contatto fisico. La situazione si è poi normalizzata dopo che i cancelli sono stati aperti con la forza. "Pretendiamo che il consiglio comunale si svolga qui a Bagnoli e che ci dicano una volta per tutte come vogliono affrontare la situazione", grida un uomo al megafono, applaudito dalla gente, mentre altri si dicono preoccupati per le crepe che hanno visto aprirsi dentro casa.

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Scuole chiuse e circolazione ferroviaria rallentata

Ora saranno esaminate le scuole, che i sindaci terranno comunque chiuse. "La circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli, precedentemente sospesa in via precauzionale per verifiche tecniche a seguito di un evento sismico, è attualmente rallentata". E' quanto si legge in una nota di Ferrovie dello Stato in merito al sisma che si è verificato nell'area di Napoli. In particolare - prosegue - "sono regolari le linee Alta Velocità e la linea convenzionale Roma-Napoli. Ripristinata la circolazione sulle linee Cumana e Circumflegrea, gestite dall'Eav. "Per fortuna tutto regolare. Un grazie agli uomini che hanno passato la notte a lavorare", sottolinea l'Eav.

"Accelerazioni serie, mai registrate prima"

Il terremoto di stanotte ha avuto la stessa magnitudo 4.4 di quello avvenuto il 20 maggio dell'anno scorso, che fu il più forte registratosi nell'area flegrea negli ultimi 40 anni. Ma stavolta il sisma è stato caratterizzato da "accelerazioni serie, mai registrate prima, a conferma della sua violenza", dice il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che riporta quanto ha saputo dall'Osservatorio Vesuviano, che monitora costantemente il grande vulcano sotterraneo. Alla scossa principale ne sono seguite altre sei, la più forte delle quali, di magnitudo 1.6, è stata registrata alle ore 1.40. L'ultima, alle 3.26, è stata di magnitudo 1.1.

Mattarella chiama Manfredi: 'Vicino alla città'

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato telefonicamente con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a seguito della forte scossa di terremoto che è stata distintamente avvertita la scorsa notte dalla popolazione. A quanto apprende l'ANSA, Mattarella ha espresso vicinanza alla città e ai napoletani e ha voluto, parlando direttamente con il sindaco, sincerarsi sullo stato della situazione. Al termine del colloquio, il sindaco Manfredi ha ringraziato il Capo dello Stato per la sua attenzione alla città. 

Possibili altre scosse nelle prossime ore: l'allarme dell'INGV

Secondo gli esperti dell'Osservatorio Vesuviano, il terremoto fa parte di uno sciame sismico in corso da mesi. Dopo la scossa principale di magnitudo 4.4, sono state registrate sette repliche, con la più intensa di magnitudo 1.6. L'INGV ha inoltre confermato un'anomala deformazione del suolo nell'area dei Campi Flegrei, con un innalzamento di 3 cm negli ultimi sette giorni, rispetto alla media precedente di 1,5 cm al mese. Il sindaco Manfredi ha dichiarato che "il sistema è sotto controllo e il monitoraggio è costante". Tuttavia, gli esperti avvertono che potrebbero verificarsi nuove scosse di entità simile nei prossimi giorni.

Monitoraggio e misure di sicurezza

Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato l'Unità di Crisi, in coordinamento con le strutture locali. Sono state allestite aree di attesa per i cittadini, sebbene molti abbiano preferito trascorrere la notte all'aperto, in particolare presso l'ex Base Nato di Bagnoli. Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, ha dichiarato che "non possiamo escludere nuovi eventi sismici di magnitudo significativa, ma la situazione resta sotto costante osservazione". La scossa di magnitudo 4.4 nei Campi Flegrei rappresenta il terremoto più forte del 2025 fino ad oggi, dopo quello registrato a maggio 2024. L'evento si inserisce in un contesto di attività bradisismica crescente, che richiede costante attenzione da parte delle autorità e della popolazione.

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Musumeci firma lo stato di mobilitazione

"Ho appena firmato il decreto per disporre la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile per l'area dei Campi Flegrei. Il provvedimento si è reso necessario a supporto della Regione Campania, per fronteggiare la situazione di criticità determinatasi con lo sciame sismico, con numerosi eventi molto superficiali, di cui uno di magnitudo 4.4, che ha determinato una grave situazione di pericolo per l'incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati. È stata così accolta la richiesta del presidente della Regione, dopo la rapida istruttoria del Dipartimento nazionale dí Protezione civile". Lo spiega, in una nota, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci. "Per meglio operare nella difficile situazione, lo stesso Dipartimento assicurerà - aggiunge - così il coordinamento dell'intervento del Servizio nazionale della Protezione civile e del volontariato organizzato di altre Regioni, a supporto delle strutture regionali campane".

Regione allestisce 'area attesa' in ex base Nato

La Protezione civile della Regione Campania, su richiesta del presidente Vincenzo De Luca, sta allestendo, nell'ex base Nato a Bagnoli, proprio dove stamattina ci sono stati disordini, un'area di attesa destinata alla sosta temporanea dei cittadini che, in caso di scosse o sciami sismici connessi al fenomeno bradisismico ai Campi Flegrei, volessero trascorrere alcune ore fuori dalle proprie abitazioni. La tensostruttura, attualmente in fase di montaggio, misura circa 140 mq e sarà attrezzata con tavoli e sedie. Nell'area antistante, saranno posizionati anche 10 bagni chimici. Il personale di Sma Campania e i volontari della protezione civile attivati dalla Sala operativa unificata della Regione Campania, sono già al lavoro per il montaggio della tensostruttura. Si tratta di un'area di attesa e non di accoglienza: i cittadini che invece avessero bisogno di trascorrere la notte fuori casa, possono recarsi nella sede comunale di via Acate a Bagnoli, individuata dalla pianificazione di protezione civile del Comune. "La Regione Campania - si spiega in una nota - si è attivata a supporto del Comune di Napoli, in considerazione della richiesta dei cittadini. L'area dell'ex base Nato si affianca quindi alle altre già previste e predisposte dal Comune ed assicurerà anche la funzione sanitaria di prima risposta da parte dell'ASL Napoli 1 Centro. L'allestimento sta avvenendo nell'area del parcheggio, grazie ad una intesa con il presidente della Fondazione Campania Welfare, Antonio Marciano".

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