Santanchè-Visibilia: "Atti del processo da riscrivere". Udienza aggiornata
Il Tribunale di Milano ha redarguito i pm intimandogli di "riformulare l'imputazione per ciascuna annualità per una valutazione più semplice". Gli avvocati degli imputati

"Riformulare i capi d'imputazione" a carico di Daniela Santanchè e di altri sedici imputati: è la richiesta avanzata dal Tribunale di Milano e rivolta ai pm per il caso che vede coinvolta tra gli altri la ministra del Turismo con l'accusa di falso in bilancio. "Nel fascicolo del dibattimento - svela il giudice Giuseppe Cernuto - non abbiamo trovato nulla se non i bilanci. Sarebbe opportuno che l'imputazione sia riformulata per ciascuna annualità per una valutazione più semplice". E per quanto riguarda l'imputazione per la 231 sulla responsabilità degli enti "la colpa di organizzazione deve essere descritta". Per i pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi i bilanci della spa Visibilia Editore relativi a un lasso di tempo compreso tra il 2016 e il 2022 sarebbero stati truccati.
Solo quando il fascicolo verrà arricchito con gli atti dell'udienza preliminare e i verbali di sequestri e che il collegio deciderà sulle questioni preliminari si potrà andare avanti con le altre fasi dell'udienza come la costituzione delle parti civili e del calendario delle udienze. La prossima udienza fissata al 13 maggio dovrà occuparsi anche della richiesta di "nullità" del decreto per "violazione del diritto di difesa", come avanzato dall'avvocata Antonella Augemeri, legale dell'ex consigliere di amministrazione di Visibilia Massimo Cipriani, "e la ritrasmissione dei patti al pubblico ministero". Richiesta a cui si sono associati gli avvocati degli altri indagati.
Gli indagati in tutto sono 16, oltre alla ministra, fondatrice del gruppo Visibilia da cui poi è uscita nel 2022, tra cui il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, oltre all'ex compagno della ministra Canio Giovanni Mazzaro che hanno avuto ruoli all'interno della società.