Sanità e liste d'attesa, il Tar sospende il nuovo tariffario delle prestazioni del Ssn
Il ricorso di centinaia strutture accreditate e associazioni che hanno messo in luce la carenza di istruttoria, la mancata considerazione dell'andamento dei costi produttivi aggiornati e le criticità giuridiche e metodologiche del decreto
Sospese fino al 28 gennaio le tariffe delle prestazioni garantite dal SSN contenute nel decreto del ministero della Salute del 25 novembre. Il nuovo Tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, ovvero le cure e le prestazioni garantite ai cittadini ha ricevuto lo stop del Tar del Lazio a cui si erano rivolte centinaia di strutture accreditate con le maggiori associazioni di categoria. La decisione, contenuta in un decreto cautelare monocratico, nella sostanza accoglie i rilievi dei ricorrenti che hanno messo in luce la carenza di istruttoria, la mancata considerazione dell'andamento dei costi produttivi aggiornati e le criticità giuridiche e metodologiche del decreto.
I rilievi degli avvocati
"Siamo convinti tra l'altro - spiegano gli avvocati Giuseppe Barone e Antonella Blasi, patrocinatori dei ricorrenti - che il Decreto violi i principi costituzionali di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione. Le tariffe non tengono conto dell'incremento dei costi e delle difficoltà operative causate dalla pandemia e dalla crisi economica. L'istruttoria che ha condotto all'approvazione delle tariffe è risultata inoltre incompleta e lacunosa. Non è stata garantita una rappresentazione adeguata dei costi reali e delle esigenze delle strutture sanitarie accreditate".
Il giudice amministrativo monocratico delegato, considerato "che il decreto in questione è stato adottato il 26 novembre 2024 ed è stato pubblicato sulla Gazzetta il 27 dicembre (venerdì), con entrata in vigore il 30 dicembre (lunedì); che il nuovo Decreto tariffe è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori, delineando così l'insussistenza dell'urgenza", ha ritenuto che "devono ritenersi presenti i profili dedotti in punto di danno". Da ciò l'accoglimento della richiesta di sospensione cautelare urgente del provvedimento ministeriale, con fissazione dell'udienza del 28 gennaio prossimo per la trattazione collegiale del ricorso in camera di consiglio.