Sangiuliano aggredito da Boccia, a Report la foto della ferita alla testa
Secondo la trasmissione Rai, l'ex ministro avrebbe denunciato l'imprenditrice. Ecco cosa è successo in hotel il 16 luglio
Sangiuliano-Boccia, a Report la foto della ferita alla testa "Sangiuliano-Boccia: la ferita che ha portato alla denuncia per aggressione".
E' questo il titolo della nuova clip dell'inchiesta di Report, in onda domenica 27 ottobre alle 20.30 su Rai3, pubblicata sui social dal programma di Sigfrido Ranucci. Il ministero della Cultura è stato attraversato dallo scandalo nato dai post sui social di Maria Rosaria Boccia che ha provocato le dimissioni di Gennaro Sangiuliano. "Dopo aver rimesso l'incarico, l'ex ministro - si legge nel post di Report - ha poi denunciato l'imprenditrice di Pompei anche per aggressione. La prova principale sarebbe la foto di questa profonda ferita in testa che Report mostra in esclusiva".
"Aggredito da Boccia il 16 luglio"
Secondo quanto dice Sangiuliano nella sua denuncia - dice ancora Report - "gli sarebbe stata causata lo scorso 16 luglio in una stanza dell'hotel Nazionale di Sanremo da Maria Rosaria Boccia alla fine di un'accesa discussione nata dopo l'annuncio del ministro di voler chiudere la loro relazione e di non voler lasciare la moglie".
Report mostra anche uno stralcio dell'intervista esclusiva rilasciata da Sangiuliano al Tg1 in cui il ministro diceva: "Ho più volte ribadito, soprattutto nell'ultima fase, che io non intendevo lasciare mia moglie, che per me è la persona più importante della mia vita".
Fonti Chigi: notizia inventata, nessuna anteprima di Report
"È assurdo che si sia costretti a smentire l'ennesima notizia inventata dalla stampa, segnatamente dal Fatto Quotidiano che oggi ha scritto che Palazzo Chigi sarà informato in anticipo sui contenuti della puntata di Report in onda stasera. Tranquillizziamo l'Usigrai: Report non lo vediamo in onda, figuriamoci in anteprima, e di domenica, a Palazzo Chigi. Ora però ci aspettiamo dall'Usigrai, uno dei sindacati dei giornalisti del servizio pubblico, che crediamo abbia a cuore la credibilità della categoria, chieda conto di questa menzogna scritta da alcuni colleghi della carta stampata". Lo sottolineano fonti di palazzo Chigi.